mercoledì 24 ottobre 2012

Scontri Stellari Oltre La Terza Dimensione



Film di fantascienza, con trama al cardiopalma, del 1978. Diretto da Lewis Coates, cioè Luigi Cozzi, di Sterpito di Sotto e interpretato da David Hasselhoff e Caroline Munro, tutti gli altri sono brutti e non vale la pena di citarli.

La galassia è divisa in due fazioni in guerra, da una parte c’è l’Impero e dall’altra il temibilissimo conte Zarth Arn, che però ha buon gusto nel vestire. Un’astronave, comandata dal figlio dell’Imperatore cerca la fortezza segreta del suddetto Conte, ma mentre sono quasi vicini alla meta ecco che un campo magnetico, che funziona sempre bene in ogni occasione, prende possesso della nave e di tutto l’equipaggio. Urla, strepiti, lucine rosse e kaboom, la nave esplode perdendo moduli di qua e di là. Dopo i titoli di testa alla Star Wars ecco che appaiono la splendida e spericolata pirata Stella Star (Caroline Munro) e il suo fedele compagno di avventure Akton, che c’ha i poteri super normali, qualsiasi cosa voglia dire. I due sono inseguiti dalla polizia
imperiale e, per sfuggirgli, usano il classico salto nell’iperspazio e finisco dritti dritti contro il modulo di salvataggio della nave imperiale di cui sopra. La fascinosa Stella Star indossa dunque lo scafandro della festa e va a dare un’occhiata. A bordo trova un ferito che vaneggia di mosti rossi, ma, sorpresa,  prontamente la polizia li riacciuffa e manda Stella Star e Akton belli capelli in una gradevole colonia penale. Caroline per spaccare le pietre indossa un costumino di pelle con stringhe e laccetti, perché una signora deve essere sempre acconcia in ogni situazione e mentre si lagna con due contadini ungheresi del fatto che le si stanno rovinando le unghie, succedono cose e lei riesce a scappare. Corre forsennatamente per campi e valli e va a finire tra le braccia degli stessi due poliziotti che l’avevano catturata prima. La situazione sembra volgere al peggio quand’ecco la rivelazione. La polizia sta cercando sia lei sia il suo amico di mille viaggi per portarli al cospetto dell’Imperatore. Poiché sono i più belli e i più simpatici della galassia, tocca a loro cercare la nave imperiale dispersa, raccatare i superstiti e, come se non bastasse, distruggere anche il pianeta dove il Conte Zarth Arn nasconde una potentissima arma che fa impazzire la gente. Iniziano così una serie infinita di eventi. Trovano con una certa facilità la prima navetta di salvataggio, tutti morti. Poi se la vedono con un po’ di amazzoni frigide. Poi segue un combattimento stellare con tanto di esplosioni fatte con i mortaretti. Poi trovano la nave madre, dove ci sono corpi spiaccicati qua e là. Vago accenno di perturbazione quando, mentre Akton parla cordialmente del tempo con il computer di bordo, il doppiogiochista Thor (capo della polizia) gli dà una saccagnata e lo lascia svenuto a terra, poi viedochiama l’Imperatore e insieme tessono trame mefistofeliche. Ma a belli capelli non gliela si fa così facilmente, si riha e rende un po’ di botte prese a Thor. Ripartono alla ricerca del pianeta e, fortunelli, si imbattono nell’ultimo modulo della nave spia naufragata. Altra alterazione. Compaiono dal nulla dei trogloditi armati di clava e rapiscono la sempre più fascinosa Stella Star, ma, ta-da, uno sconosciuto mascherato la salva e riescono tutti insieme appassionatamente a ritornare alla nave.

Adesso dubbi atroci ci assalgono, chi sarà mai l’ammaliante uomo interpretato da David Hasselhoff? Riusciranno infine i nostri eroi a sconfiggere il terribile Conte? Perdendo un’ora e mezzo della vostra vita lo scoprirete.

Il film, aridaje, è lento come la Quaresima, ci sono mille colpi di scena ma tutti prevedibilissimi, inoltre fa un po' troppo il verso a Star Wars. La colonna sonora mi è sembrata più adatta ad un film western e gli effetti speciali sono terrificanti, probabilmente a causa di uno scarso budget, tant’è che l’universo è fatto con gli addobbi dell’albero di Natale. Non mancano un paio di scene epiche, come quella del robottone che agonizza sulla spiaggia o la scena di Elle che risorge dalle nevi.

Infine:
  • se sei fica, lo rimani anche se indossi delle tutine agghiaccianti;
  •   la limbo dance uccide più della spada (questa è sottile);
  • sarà il destino a scegliere dove sarà spalmata la tua essenza.




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