Questa settimana eleggiamo vincitore, per una manciata di ore, più che voti, 20.000 leghe sotto i mari.
Il film ha vinto perché ha due componenti ricche di fascino, mistero e maraviglia. La prima è Kirk Douglas, in tutto il suo splendore, la seconda è ovviamente il Nautilus.
Prima maxi produzione Disney con un James Mason eccellente, che riesce a rendere pienamente il romanticismo e il mistero che appartengono a Nemo e un Kirk Douglas spaccone che affascina sempre con il suo essere inconsapevolmente smargiasso.
Fleischer riesce a realizzare scene molto comunicative i cui messaggi arrivano quasi esclusivamente attraverso le immagini. Ad aiutarlo nella splendida riuscita del film contribuisce sicuramente l'ottima sceneggiatura che scorre lineare evitando così possibili sfilacciamenti del filo narrativo. I personaggi sono molto ben caratterizzati, tanto che la pellicola si basa fortemente sulle figure del capitano Nemo e del professor Aronnax e dunque sulle loro rispettive visioni del mondo. Il primo crede nella libera ricerca scientifica alla quale tutti dovrebbero poter accedere, il professor Aronnax è invece propenso ad un uso gerarchico delle scoperte scientifiche e quindi si fa sostenitore di un sistema economico capitalistico. Ed è proprio il proletario Ned (Kirk Douglas) ad affermare la supremazia del capitalismo, giudicando pazzo il capitano Nemo e contribuendo cinicamente alla morte di quest'ultimo.
20.000 leghe sotto i mari è una trasposizione monumentale del celebre libro di Verne e rimane una delle produzioni più belle e memorabili del cinema mondiale tutto.
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