[Cronos, Guillermo del Toro, 1993]
Un antiquario scova uno strano congegno a orologeria costruito da un alchimista nel 1536. Il meccanismo contiene al suo interno un insetto in grado di donare la vita eterna, trasformando la vittima in vampiro. Un miliardario invia suo nipote dall'antiquario per recuperare il prezioso oggetto.
Opera prima di Guillermo del Toro che ancora libero dalla tirannia delle major realizza una fiaba gotica a metà tra il fantasy e l'horror, straordinariamente realistica pur reggendosi sul fantastico e sul magico. Il regista si trova a dover gestire - non sarà certo l'ultima volta - un budget misero e parte quindi da una trama tanto semplice da essere quasi inesistente, realizzando una messa in scena folgorante nella sua essenzialità che gioca sapientemente con il surreale e il grottesco, accentuati dalla splendida fotografia di Guillermo Navarro. Del Toro si avvicina con riguardo alla figura del vampiro che si rifà alla letteratura e alla cinematografia classiche, e ne fa un essere affascinante e inquietante