mercoledì 30 gennaio 2013

Belve Feroci



Horror del 1984 diretto da Franco Prosperi e interpretato dallo strafottente John Aldrich e dall’arguta Lorraine De Selle.

Sono i titoli di testa a dirci che tutta la vicenda si svolge in una città del Nord Europa a piacimento, famosa per i gabbiani che strillano e per il suo splendido zoo, la cui attrazione principale pare siano le teste di asino mozzate. I due protagonisti, Laura e Rupert, si affacciano sullo schermo e, con una certa sicumera, si dirigono verso lo zoo, del quale Rupert è il veterinario. Già dalle prime battute si capisce che lei è quella pensante, mentre lui è un inarrestabile mascalzone. Panoramica sulle varie bestie che bevono, e già il dubbio si insinua in noi. Dopo di che il coraggioso e seducente veterinario entra nella gabbia di una tigre per anestetizzarla, perché sparargli un siringone da fuori è proprio da scemi. Segue una scena con una bambina nuda, Suzy (figlia di Laura), per la gioia dei pedofili, suppongo. Altro cambio di ambientazione, due ragazzetti

martedì 29 gennaio 2013

Gnocca! Che Tira Sempre

Mi chiedo dove andremo a finire, adesso anche gli Svizzeri, dopo aver rinnegato la storia pietosa e tremenda di Heidi, si sono messi a produrre film dell'orrore.

"Das Missen Massaker", seconda opera di Michael Steiner, ha tutte le caratteristiche dell'horror classico, il sempre ben accolto connubio figa-sangue, il pazzo maniaco assassino con il complesso di Edipo, gente rinchiusa nei manicomi criminali, insomma, terrore paura e disgusto.

Il plot in breve è il seguente. Sabinska, fresca di nomina di Miss Zurigo, viene decapitata, dunque è la seconda classificata, Jasmin, a beccarsi la corona ancora lorda di sangue. Sarà quindi sempre Jasmin a contendersi, insieme ad una svalangata di modelle lobotomizzate,  il ben più prestigioso titolo di Miss Svizzera. Ma un temibile e infido criminale, conciato come il peggiore dei boogeymen, ha intenzione di fare a pezzi le luccicanti  reginette di bellezza.

Il trailer è in crucco, ma un po' di figa si vede, quindi accontentatevi.



venerdì 25 gennaio 2013

I'm Back

Voci di corridoio dicono che l'anno prossimo partirà la produzione di Terminator 5, ad occuparsi della sceneggiatura saranno Laeta Kalogridis e Patrick Lussier (si, questo è il momento di cominciare a lacerarsi le vesti e urlare). Il regista rimane ancora ignoto, ma almeno ci siamo liberati di quell'altro elegantone di Justin Lin. Solo una cosa parte certa, Arnold sarà presente nella pellicola, che dopo anni di sforzo intellettuale per mandare avanti la California, c'ha bisogno di sfogarsi un pò. 

Spero solo che il giunonico Schwarzy tenga alla sua dignità e non vesta di nuovo i panni del T-800, perché un cyborg con l'artrite non è mai bello da vedere.

E quando vi sentirete tristi e soli, ricordatevi di questo:



mercoledì 23 gennaio 2013

Colt, o Katana, Questo è il Dilemma


Il 10 febbraio riprende la fortunata serie di The Walking Dead.

Il mid-season finale ci aveva lasciati con il fiato sospeso, sparatorie che nemmeno ne "I Mercenari", odio illimitato verso Andrea, neri che muoiono e altri neri che si affacciano, Carl che è diventato uno sharp shooter, ansia patimento e preoccupazione per la sorte di Daryl.

Tutte le vostre tribolazioni avranno presto fine, e per mantenervi sani di mente potete guardare il nuovo spot tv della AMC.



martedì 22 gennaio 2013

I'm Indian and I Know It

Indian Robot Endhiran è una produzione indiana del 2010, che anche gli indiani dell'India hanno cominciato a darci soddisfazione.

Lo scienziade Vaseekaran, interpretato da Rajinikanth, nato in India ma con un  fascino proprio degli uomini del Bangladesh, specializzato in robotica, crea dei sofisticati e rancorosi androidi destinati all'esercito hindi.  Ma poi c'è sempre qualcuno che si mette di mezzo e combina un casino. Vaseekaran, con la prestanza fisica di Schwarzenegger, con il livore di Osama Bin Laden e con la perseveranza di Stallone, rimetterà a posto tutto il parapiglia in atto. 

Non credo che il film sia stato distribuito in Italia, o meglio, non credo che il film sia stato distribuito, ma direi che potrete ampiamente godere anche di quest'unica, interminabile scena. 


Slither



Horror del 2006, sceneggiato e diretto da James Gunn, già noto per aver diretto due cult movie targati Troma. Nel cast è presente anche quel gran guascone di Nathan Fillion.

Un meteorite, contenente un parassita alieno si schianta nelle vicinanze della folkloristica cittadina di Wheelsy, il cui primo cittadino bestemmia e si ubriaca e va a donne. L’abitante più importante e temuto è però Grant Grant, ricco uomo d’affari, con tanto di giovane e seducente moglie, Starla Grant. Qualcosa turba la vita apparentemente perfetta dell’uomo, la mugliera non è sempre ben propensa alle sue calorose attenzioni. Grant, dopo l’ennesimo rifiuto della donna, decide di andare a sbollire la rabbia e la tirella in un triste bar, dove una cicciona canta con trasporto una straziante canzone al karaoke. Circondato da così tanta umana sventura, scorge tra gli altri lo sguardo assatanato della procace Brenda, sorellina della ben più piazzata Mary Jane. Presi dall’irrefrenabile fuoco della passione, i due vanno a stoccacciarsi nel bosco come i

mercoledì 9 gennaio 2013

Resa dei Conti a Little Tokyo



Film girato interamente a Los Angeles del 1991 del regista Mark L. Lester, che vanta un cast di tutto pregio, il massiccio Dolph Lundgren e il finto asiatico Brandon Lee.

Petto tatuato nell’oscurità, perché la sobrietà è per i noiosi. Dissolvenza. Ring con dei giapponesi impegnati in un incontro di  boxe (?), giapponesi che fomentano giapponesi a darsele, il tutto mentre Chris Kenner, l’amato Lundgren, si arrampica sui tetti con la grazia di una lepre impagliata. Tonfo, lo svedesone si ritrova sul ring e, per impedire i disumani combattimenti illegali, si mette a menar le mani pure lui. Segue sparatoria, inserita nella trama senza nessun motivo apparente. Dopo tanta frenetica azione il nostro tutore della legge va a farsi due spaghi nel suo ristorante preferito e, mentre mangia beatamente, la mala giapponese arriva prepotentemente e chiede il pizzo alla proprietaria della tavola calda. Furore cieco negli occhi di Dolph, con conseguenti scazzottata e sparatoria. Arriva in suo aiuto lo scoppiettante collega Jhonny Murata (Brandon

martedì 8 gennaio 2013

The King



Oggi cade l'anniversario della nascita dell'unico re riconosciuto universalmente come tale, tant'è che la Svezia ha severamente proibito l'uso del nome Elvis per i nuovi nati, perché è giusto preservarne la memoria!
Buon compleanno Elvis.



Quel Diavolo di Mickey

Roel Reiné firma la regia del western Dead in Tombstone, perché di western tamarri non ce ne sono mai abbastanza. La trama è, apparentemente, abbastanza lineare, fuorilegge che devono liberare altri fuorilegge, dinamite, balle di fieno che esplodono, cavalli parlanti che escono fuori strada e donne discinte che detonano. Protagonista è Danny Trejo che, data la sua sovraesposizione su grande e piccolo schermo, inizia a darmi un po' sui nervi. Ma la vera, unica, immensa star della pellicola è Mickey Rourke, nei panni del satanasso, sempre più tumescente, sempre più appesantito dal botox, ma ancora straordinariamente affascinante!



giovedì 3 gennaio 2013

Universal Soldier



Film d’azione e un po’ di fantascienza del 1992, diretto da Roland Emmerich e interpretato dagli ineguagliabili Jean-Claude Van Damme e Dolph Lundgren.

Si inizia subito con il botto, Vietnam, un plotone di soldati americani e qualche autoctono giacciono a terra senza vita, uno dei pochi sopravvissuti si becca una granata in faccia, che fa sempre tanta scena. Il sergente Andrew Scott (Dolph Lundgren), che fa malamente il verso al Colonnello Kurtz, è impazzito e spara a qualsiasi cosa si muova. Ma il soldato Luc Deveraux (Van Damme), forte del senso di giustizia che è proprio degli statunitensi, si nasconde tra le fronde e, per salvare la vita di due poveri Charlie senza colpa, finisce che sfida il sergente in una lotta al testosterone e al quinto minuto di visione i due protagonisti sono già belli che morti, non senza regalarci espressioni di struggimento e sofferenza strazianti, roba che se lasci Sylvester Stallone sul fuoco per un po’, mica ci riesce a fare tutte quelle smorfie. Il giorno seguente arrivano i soccorsi