lunedì 16 febbraio 2015

Alida Valli


Alida Maria Altenburger von Markenstein und Frauenberg nasce a Pola, in Istria, nel 1921. Frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia ed esordisce giovanissima sul grande schermo con I due sergenti dramma di Enrico Guazzoni con lo pseudonimo di Alida Valli.


Nel 1938 recita in Mille lire al mese mentre l'anno seguente è impegnata in Assenza ingiustificata. Entrambe le commedie, appartenenti al sottogenere cinema dei telefoni bianchi, sono dirette dall'austriaco Max Neufled e contribuiscono ad alimentare la popolarità crescente della Valli. Nel 1940 è protagonista del dramma Manon Lescaut di Carmine Gallone al fianco di Vittorio De Sica


Nel 1941 torna alla commedia con Ore 9: lezione di chimica, diretta da Mario Mattioli. Lo stesso anno ottiene il ruolo drammatico di Luisa in Piccolo mondo antico di Mario Soldati, dramma storico tratto dall'omonimo romanzo di Antonio Fogazzaro


Nel 1942 è protagonista della storia che racconta il triangolo amoroso tra la giovane borghese Kira, l'aristocratico Leo e il commissario della polizia segreta Andrej. Il dramma è diviso in due capitoli, Noi vivi e Addio Kira!, entrambi diretti Goffredo Alessandrini. La struggente intensità di Alida Valli nell'interpretare il ruolo di un'eroina sovietica non salva però le due opere dalla censura fascista. 

Nel 1943 la Valli rifiuta di trasferirsi negli studi cinematografici del fascismo saloino e rimane a Roma. Lo stesso anno porta al successo la canzone Ma l'amore no tratta dal film Stasera niente di nuovo di Mario Mattioli, che diventa la canzone più trasmessa dall'EIAR durante gli ultimi due anni di guerra.


Nel 1947 interpreta Eugenia Grandet nell'omonimo film di Mario Soldati che le vale il Nastro d'Argento come miglior attrice. Si trasferisce ad Hollywood su invito del produttore Selznick ottenendo così il ruolo di Mrs. Paradine ne Il caso Paradine di Alfred Hitchcock accanto a Gregory Peck. E' poi Anna Schmidt nel noir Il terzo uomo di Carol Reed al fianco di Orson Welles

Alida Valli non sopporta a lungo le regole impostegli dal produttore e ottiene così di recidere il contratto pagando una salata penale. 


Ritorna in Italia e nel 1954 mette in scena una delle sue migliori interpretazioni con Senso di Luchino Visconti che si serve di Franceso Rosi e Franco Zeffirelli come assistenti alla regia. Il ruolo della contessa Livia permette di ribadire la grande classe e lo straordinario temperamento drammatico di cui è capace la Valli.

Coinvolta indirettamente nello scandalo Montesi, decide di allontanarsi dalle scene. Torna al cinema soltanto nel 1957 diretta da Michelangelo Antonioni nel drammatico Il grido


Lo stesso anno è Rosetta ne La grande strada azzurra per la regia di Gillo Pontecorvo. Franco Brusati la chiama per Il disordine, film in tre episodi del 1962. Nel 1967 recita insieme a Silvana Mangano in Edipo re di Pier Paolo Pasolini.

Nel 1970 Bertolucci la chiama per La strategia del ragno, mentre due anni è diretta da Valerio Zurlini in La prima notte di quiete accanto ad Alain Delon. Lo stesso anno Bava la vuole nell'horror Lisa e il diavolo


Nel 1976 gira il kolossal Novecento ancora una volta diretta da Bertolucci, circondata da un cast considerevole che vanta la partecipazione, tra gli altri, di Robert De Niro, Gerard Depardieu, Burt Lancaster e Donald Sutherland. L'anno seguente è impegnata nelle riprese di Berlinguer ti voglio bene, primo film da interprete per Roberto Benigni.


Dario Argento le affida l'inquietante ruolo di Miss Tunner in Suspiria e Inferno.

Alida Valli ha attraversato oltre cinquant'anni di cinema sempre contraddistinguendosi per pacatezza ed eleganza, magnifica eppure lontana da atteggiamenti divistici. 

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