mercoledì 11 febbraio 2015

What Happened and What's Going On


What Happened and What's Going On non è il miglior episodio possibile per ricominciare la stagione. Chiusura e riapertura sono state segnate da due morti, entrambe senza senso. La dipartita di Tyreese era tra l'altro prevedibile, l'omone ha espresso i suoi pensieri un po' troppo a lungo in apertura di puntata e il numero di neri era a questo punto più nutrito del necessario.


La trama non ha ottenuto il risultato sperato, la morte di Tyreese è stata poco partecipata, qualcosa nel disegno "poetico" dell'episodio non  ha funzionato. Voleva forse essere un esercizio stilistico di arte visiva, ma il risultato finale è stato una mancanza di fuoco sull'avvenimento principale: la morte. Una puntata vuota, un'esibizione pretenziosa messa in atto senza mestiere.


Sono scorsi fiumi di discorsi su cosa sarebbe stato meglio fare, su cosa sarebbe meglio fare adesso, abbandonarsi alla morte o continuare contro qualcosa di sconosciuto e invincibile. Chad L. Coleman è stato eccellente, ma il copione ha definitivamente infossato il suo talento, costretto per l'intera stagione a profferire dialoghi deliranti che poco appartenevano al suo personaggio, a sua volta slegato dal resto del gruppo. 

La conseguenza è quindi un lavoro ridondante e inutile, ancora una volta il morituro è costretto a decidere se vale davvero la pena vivere oppure no. Sempre la stessa dinamica e sempre lo stesso spietato risultato, nonostante tutti negli ultimi fatali istanti scelgano di vivere. Ogni tanto sarebbe gradito un cambio di prospettiva e no, insistere sulla foto di due gemelli morti non conta come analisi originale. 


La sottotrama dei sezionatori di zombie quanto meno ci offre una speranza per il futuro. Quanto tempo occorrerà prima che il gruppo di Rick venga in contatto con gli allegri chirurghi e si scateni l'inferno? Solo gli sceneggiatori cani hanno la risposta a questa domanda. Inoltre pare che i nostri eroi siano intenzionati a recarsi a Washington, alla ricerca di una nuova utopia, lontani dalla Georgia e dai suo zombie redneck. Per la prima volta sappiamo con precisione dove sono diretti, anche se suppongo che non mancheranno inevitabili deviazioni lungo il cammino. 


Tutti i personaggi stanno letteralmente cadendo a pezzi, non può dirsi salva nemmeno Michonne. Ormai stanca, ha bisogno di stabilirsi, di avere un punto di riferimento, e per farlo è disposta ad abbattere un'intera foresta. Glenn non sa se condannarsi per aver ucciso troppe o troppe poche persone, mentre Rick sta diventando sempre più indifferente alla morte e alla violenza. L'unico collante del gruppo è la disperazione, continuare a trascinarsi attraverso la miseria umana diventa sempre più difficile e ritrovarsi di fronte ad un furgone pieno di zombie tagliati a metà non aiuta di certo. 

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