giovedì 5 febbraio 2015

John Wick


Film del 2014, fresco di un ingiustificato e sconcertante flop al cinema, firmato dalla doppia regia di David Leicth e Chad Stahelski.

John Wick è  un uomo semplice, che abbandona il lavoro di serial killer per dedicarsi alla vita familiare con dedizione. Rimasto però prematuramente vedovo, cerca di colmare il vuoto lasciato dalla morte della moglie prendendosi cura di un piccolo, dolce beagle che lei stessa gli ha spedito direttamente dall'inferno subito dopo i funerali. Ma il fato opera in modi imperscrutabili. L'arrogante Iosef Tarasov, figlio dell'ex datore di lavoro di John, gli ruba la macchina e poiché è uno di quei bulletti di campagna con problemi di autostima, spacca la testa al tenero cucciolo. John Wick è un uomo che affronta tutte le prove mandategli dal Signore con animo, prende il bus e va alla ricerca degli spietati assassini. Non li trova, ma in compenso scopre il nome del responsabile dell'imperdonabile gesto. John Wick, quello che ha ucciso tre uomini con una matita e quando
risponde al telefono non dice mai "pronto", è di nuovo in azione. Nel mentre il boss Viggo Tarasov prende atto di avere generato un minchia, ma i figli sono pur sempre pezzi di cuore, quindi ordina ad un capannello di slavi di risolvere il problema alla radice, bisogna eliminare John Wick. Gliene manda contro 12, ma sa bene che è come se fossero già morti. Sopravvissuto a questo attacco il nostro eroe è ancora più intenzionato a compiere la sua vendetta. Mette quindi in tasca una manciata di dobloni d'oro e va a punire i malvagi.

Revenge movie che si ispira agli inarrivabili film anni '80, onesto, asciutto e senza troppi fronzoli. La totale mancanza di originalità nella sceneggiatura, nella regia e soprattutto nei dialoghi essenziali e tragici, non evita che la pellicola scorra tutta d'un fiato, a parte qualche incertezza iniziale. Il film è realizzato con un occhio al passato e con la giusta cura, sempre in bilico tra l'accettabile e il ridicolo, ed è questo che fa di John Wick una pellicola autenticamente di serie b. La camera è costantemente fissa su Keanu Reeves, il suo personaggio è circondato da una tale aurea di leggenda leggendaria da risultare persino plausibile, e grazie alla sua caratteristica monoespressione di disagio, l'attore canadese è per una volta sempre in parte. Questo è un film sulla vecchia guardia, cui basta solo la propria reputazione, a John Wick non servono presentazioni e non può sperare in nulla di meglio che nei truci russi come nemesi. Sparatorie e i combattimenti sono ben realizzati, del resto i due registi sono prima di tutto due ex stuntman, l'estetica della violenza è quasi garbata e non si sofferma mai troppo sul sangue. La fotografia è surreale, patinata e ha il pregio di richiamare alla mente il ripugnante ricordo di un Raz Degan che beve Jagermeister senza comprenderne la ragione. Anche John Wick ammazza senza averne chiaro il perché. Gli esordienti registi non cedono allo spiegone tipico dell'action movie contemporaneo, anzi il racconto richiama ad archetipi cinematografici confusi e l'intera storia apparirebbe quasi totalmente fuori dal tempo se non fosse per la precisa dimensione scenografica. Sempre bello Willem Dafoe, seppur costretto in un insignificante ruolo, mentre Alfie Allen fa l'unica cosa che pare gli riesca, interpretare il ruolo del "figlio scemo di". John Wick è insomma un action fatto con passione, anche se con qualche difetto, lontano dalla logica del guadagno. Non cedete all'Asylum, cercate qui l'anima sincera del b-movie.



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