mercoledì 10 giugno 2015

The Dance of Dragons


L'aver letto gli scritti di cicciobombo Martin mi aveva preparata ad un'aspettativa di vita limitata degli abitanti di Westeros, ma che la serie contribuisca ad abbassarla ancor di più uccidendo anche i pochi rimasti in vita nei libri proprio non mi va giù. Se si evitasse di far morire qualcuno ogni cinque minuti si potrebbe persino pensare di riuscire a costruire una trama un po' più articolata che porti verso un qualche tipo di conclusione.


Almeno ser Jorah è sopravvissuto alla sua temporanea esperienza quale gladiatore  e ha riconquistato la fiducia della rancorosa Regina per poter così trapassare a breve lacerato dai dolori che gli deriveranno dall'aggravarsi del morbo grigio. Riaprire le fosse di combattimento non si è rivelata una buona idea per Daenerys, che pure ha recuperato l'affetto di Drogon. I Figli dell'Arpia stavano acquattati tra la folla e pronti a farle lo scalpo, ma questa volta lo sceneggiatore cane non ha provocato la morte di nessuno dei personaggi principali. Per dire, è sopravvissuta persino Missandei. Si, ci è rimasto secco Hizdahr zo Chissenefrega - nei libri si insinua il dubbio che sia lui ad aver organizzato la congiura - ma non credo ci sia nessuno disposto a piangerlo. 


La grandissima libera professionista rossa merita di essere divorata viva dai corvi per quello che ha fatto. La condanna a morte di Shireen è stata sancita non appena Stannis ha deciso di mandare via Davos. Stannis si rivela così due volte vile - allontana l'unico uomo che coraggiosamente tenta di proteggerlo dallo squilibrio mentale della stronza rossa - e stupido, perché rimane senza il consiglio del suo più fedele guerriero prima della battaglia. Il freddo deve aver ucciso tutti i neuroni dell'ultimo dei Baratheon, e vabbé che è intrappolato nel ghiaccio e vabbé che non c'ha da mangiare, ma tutto questo non basta comunque a giustificare la decisione di mandare  a morte - pure una brutta morte - la sua gentile, dolce come un gattino ricoperto di melassa, nonché unica figlia. 


Stannis sente che il suo destino è quello di governare Westeros, perché è determinato a fare quello che va fatto anche quando si trova di fronte ad una scelta insensata e pericolosa. E giacché è egli stesso insensato e pericoloso spero che invece finisca abbandonato dai suoi uomini e scuoiato dai Bolton. Tanto più che dopo la morte di Shireen continua a rimanere affamato e bloccato nella tormenta, quindi non vedo come l'esecuzione dell'amorevole Principessa possa permettergli di migliorare la sua condizione. Fino all'ultimo ho sperato che Davos la rapisse e la portasse via al sicuro alla Barriera. Così non è stato, ma il Cavaliere delle Cipolle si rivela ancora una volta molto più meritevole di sedere sul Trono di Spade che non i tanti furiosi macellai che popolano lo spietato regno.

Poi un po' di soft porno a Braavos e Dorne, così per mantenere viva la linea comica anche in una puntata così dolorosa. 


E adesso anche basta far vincere sempre i cattivi, l'inverno è arrivato. Che porti con sé anche la necessaria vendetta. 

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