giovedì 20 settembre 2012

Surf Nazis Must Die




Film d’azione (probabilmente) del 1987, diretto da Peter George e prodotto niente popò di meno che dalla Troma, e Troma vuol dire qualità.

La trama è inesistente, ma del resto ci sono i surfisti nazi e quindi direi che ci si può accontentare. La prima cosa che appare subito chiara e inconfutabile è che Mengele è una faccia di culo, ma adesso provo a spiegarmi meglio. Un terribile terremoto scuote l’intera città di Los Angeles, poliziotti ingoiati in un buco nero, gente che si lacera le vesti, saccheggi  e bande giovanili improbabili che agiscono indisturbate alla luce del giorno. Il film inizialmente si sviluppa su due piani, prima vengono presentati i surfisti nazi e in seguito l’affabile signora WashingtonI surf nazi sono la gang più figa di tutte, perché se i surfisti dominano le onde, sono i surfisti nazi a dominare i surfisti! Codesta banda è comandata da Adolf, che però dovrebbe chiamarsi Tito Gomez perchè è un ispanico dall’aspetto a metà tra Zorro e il dottor Strange, che ama fortissimamente
la scosciata Eva, con la quale si accoppia in luoghi poco consoni per la comune morale. Questi bravi ragazzi si battono per il controllo delle spiagge di Los Angeles, perché pare che in città non ci sia proprio nessun altro luogo dove valga la pena andare, tutti ma proprio tutti anelano quei due metri quadri di costa. La signora “Mama” Washington invece è una vecchia di colore, spocchiosa e antipatica, che si fa ricoverare in un ospizio solo per poter tormentare la povera infermiera, che ci prova a metterle la stricnina nella minestra, ma tanto Mama mangia solo cacciagione che si procura da sé. Dunque eravamo rimasti alle lotte di potere per il controllo della spiaggia. Questi nazisti in realtà sono molto più tolleranti di quanto non si possa immaginare, sotto minaccia di morte, portano dalla loro bande di ogni genere, quella con i ragazzetti sullo skate (che tanto che devono fare,  c’è stato il terremoto e le scuole sono chiuse), quella dei cinesi maestri nell’arte del kung fu, quella dei fricchettoni (loro hanno raggiunto l’armonia universale e se ne fottono un po’ di tutto) e anche quella dei “froci”, che se lo dice Adolf, lo posso scrivere anch'io. I nazisti riescono a mantenere il comando e un immenso potere grazie ad armi di ultimissima generazione, una fiocina (per ingraziarsi Nettuno probabilmente) e un uncino, e per un po’ fanno il buono e il cattivo tempo, e Adolf può possedere la donna amata e leccarle serenamente le pudenda, che tanto c’è il biondone voyeur che lo difende. Ma ecco la perturbazione. La signora Washington ha un figlio, che poiché ieri è stato bellissimo (???) va a farsi una passeggiata in  spiaggia, e poiché lui è uno che c’ha i principi, per aiutare una vecchia sdentata si becca una mazzolata dai nazisti e perisce miseramente. Ma se Dio perdona, la signora Washington proprio no e, armata più di Stallone ne “I Mercenari”, decide di farsi giustizia da sola. Come se l’ira funesta di Mama non bastasse, anche le altre bande iniziano ad avere strane manie di grandezza. Questo, per qualcuno, è il tempo di morire! Finalmente iniziano a vedersi un po’ di gente appesa per i piedi, un po’ di decapitazioni e qualche sporadico incendio. Chi avrà la meglio? Riusciranno, almeno per una volta, i nazisti ad avere il controllo di una qualche cosa a caso?

Il film come ho già detto prima ha una trama misera ed è un po’ lento, quindi a tratti può risultare abbastanza noioso, in compenso i personaggi sono divertenti e molto caricaturali. Il registro lessicale è semplicemente fantastico, tutti godono del dono dell’insulto creativo. Per quanto riguarda gli pseudo effetti speciali, non si raggiunge la sufficienza, le scene violente, oltre ad essere poche, non sono mai girate in primo piano e sono poco sceniche, ma questo probabilmente è dovuto allo scarso budget.

Infine, anche i nazisti possono insegnarci le regole fondamentali per una sana e pacifica convivenza con il prossimo:  
  •  se hai una fica competente raggiungere il potere è un attimo;
  •  tutti i ragazzini vogliono essere dominati e quindi le mazzate sono un servizio sociale;
  • cedi il tuo posto alle vecchie sul bus, che quelle sono vendicative.





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