Pellicola tra la fantascienza e l’horror,
ancora una volta prodotta dalla Troma, del 1984 che vede alla regia Loyd
Kaufman e Michael Herz.
New York è sovraccarica di rifiuti tossici,
perché nel plutonio ci bollono gli hot dog, e poiché i bidoni carichi di rifiuti chimici
radioattivi non sono proprio appetibili per i turisti pensano bene di scaricarli
una qualche cittadina caccolosa a caso degli Stati Uniti. La cittadina
caccolosa a caso è Tromaville, che già
solo il nome ci fa palpitare il cuore e ci fa immaginare lande immerse nel
verde dove i conigli-vampiri zampettano allegramente. I conigli-vampiri non
appaiono, ma al loro posto si palesa una palestra, che in apparenza potrebbe
sembrare una scelta più credibile, dove si concentra il peggio che l’umanità ha
da offrire, donne laide, bulli senza cervello, ciccione isteriche, insomma
tutta la pochezza umana del mondo. In codesta sala da ginnastica lavora come
inserviente Melvin, super sfigato nerd puzzolente, che come mister Magoo è
inconsapevole di ciò che gli accade intorno. Tutti lo odiano, probabilmente
perché possiede uno spazzolone merdoso e non è molto gradevole allo sguardo e
dunque, in quel capannello di maschi alfa e donne ansimanti, non può che essere
considerato carne da macello, tant’è che alla prima buona occasione escogitano
un piano geniale, mandano avanti la dissoluta Julie che con il suo fascino li
stende tutti, e lo mettono in ridicolo davanti ad una folla gracchiante. Ma
qualcosa va storto, le loro menti elette non avevano previsto la reazione del
sensibile e Melvin che, preso da una dissennata disperazione, si lancia da una
finestra e va a finire dritto preciso in un bidone colmo di liquami tossici
verdi e ribollenti. Questo bagno fuori stagione proprio bene non gli fa e il
povero sfigatello si ricopre di ustioni e bubboni, si dimena giusto il tempo di
attirare un paio di casalinghe annoiate e poi scappa via dalla mamma urlando. Rientrato
a casa scopre che qualcosa , dentro e fuori di lui, è cambiato, è nato un nuovo super eroe, davvero molto brutto,
ma forzuto e incazzato! Altro che Hulk che quello è gonfio di steroidi. Dunque,
dopo aver adottato uno randello come marchio della sua morale (poi diventato
simbolo della Troma), così come Batman, inizia ad avere dialoghi introspettivi
con la polizia locale, così come Spiderman non si risparmia e dedica la sua
vita a difendere i deboli e gli ultimi. Di lavoro ne ha abbastanza, perché
Tromaville sarà anche un piccolo centro, ma sono tutti depravati e spietati
come nemmeno a Sodoma e Gomorra. Un eroe così tanto provato dalla sofferenza
e dall’umiliazione ha però ancora il coraggio di non negarsi all’amore, ed è proprio
mentre sventa una rapina in un ristorante che, novello Gwynplaine, incontra la
sua Dea, ragazza cieca a cui nulla importa del suo aspetto fisico (ma solo perché
non può vederlo) ma bensì conquistata dalla sua arditezza e dalla sua pari
mansuetudine. Il pericolo e il crimine però non dormono mai. Mentre lui fa un
po’ di pulizia per le strade, il sindaco Ciccio Bombo Cannoniere, capo della
mala cittadina, adagia ancora le sue carni pendule su una comoda poltrona ed è
proprio da lì che controlla la polizia e l’opinione pubblica. Il vendicatore è
un ostacolo per gli scopi lucrativi del primo cittadino e quindi deve essere
ucciso. La caccia al mostro è aperta.
La colonna sonora è superba e la
recitazione sopra le righe è molto divertente. Il film mantiene un buon ritmo
per tutto il tempo tranne quando vengono riproposte scene già viste montate a
mo’ di flashback e mi viene il sospetto che sia solo per una questione di
minutaggio. Nel complesso comunque il film è gradevole.
Vi lascio con l’interrogativo degli
interrogativi, chi è l’uomo e chi la bestia?
Infine non possono mancare i profondi
insegnamenti morali targati Troma:
- se per lavoro devi mostrare le tette faresti meglio a prendere il sole in topless;
- mai sciacquare il mocio in una piscina pubblica che qualcuno potrebbe prendersela a male;
- investire un bambino non può valere 60 stelline simpatia, deve valerne almeno 90.
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