lunedì 28 aprile 2014

Giovanni Cianfriglia


Giovanni Cianfriglia nasce nel 1935 ed esordisce, giovanissimo, come comparsa e controfigura di Steve Reeves ne Le fatiche di Ercole e poi ancora in Romolo e Remo grazie al suo fisico prestante. E' nuovamente stuntman di Reeves nei film Sandokan, la tigre di Mompracem e Sandokan - Il Maciste della giungla, entrambi diretti da Umberto Lenzi


Nel 1964 è Herbert in Danza Macabra, una delle migliori opere del gotico italiano, di Antonio Margheriti. L'anno seguente partecipa a La montagna di luce, pellicola tratta dall'omonimo romanzo di Salgari, in cui la solida regia di Lenzi regala la spettacolarità artigianale di un cinema ormai perduto. Da segnalare anche la magnifica e solare fotografia di Angelo Lotti


Nel 1965 è protagonista di un peplum poco riuscito di Maurizio Lucidi, La sfida dei giganti. Nel 1966 recita nel western Johnny Oro di Sergio Corbucci, film tra i peggiori del regista romano che però sfrutta abbastanza bene il basso budget, nonostante le lettere scritte in italiano e i pellerossa bianchi. 



Durante tutta la metà degli anni '60 Cianfriglia si dedica soprattutto al genere western. Nel 1968 partecipa al poco originale Se vuoi vivere... spara! e a Tre croci per non morire, entrambi di Sergio Garrone. Poi ancora a Il pistolero segnato da Dio di Giorgio Ferroni, discreto film dallo splendido finale, che vanta capacissimi attori. Recita anche in Ammazzali tutti e torna solo di Enzo G. Castellari, pellicola in cui c'è davvero poco da salvare a causa della mediocre sceneggiatura e della scarsa cura tecnica nella realizzazione.


Nel 1972 recita  in Amico, stammi lontano almeno un palmo... di Michele Lupo, al fianco di un Giuliano Gemma e di un George Eastman in ottima forma. Dopo aver realizzato diversi altri western, Cianfriglia approda al poliziesco recitando ne La mala ordina di Fernando Di Leo e con Henry Silva. Ottimo film di genere, con personaggi particolarmente coloriti e dialoghi memorabili.


Dall'inizio degli anni '70 recita in diverse pellicole con Bud Spencer e Terence Hill. Nel 1977 è poi parte del cast de In nome del papa re di Luigi Magni, con un Nino Manfredi immenso che riesce a trasportare la sua ironia in una vicenda tanto drammatica.

Giovanni Cianfriglia durante la sua lunga carriera ha lavorato in quasi ottanta pellicole, ma noi vogliamo ricordarlo per aver partecipato, nel 2000, alla realizzazione del film Alex l'Ariete con Damiano Damiani

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