Mario Brega nasce a Roma nel 1923. Si forma alla scuola di Fellini e Sergio Leone ed esordisce al cinema come comprimario e caratteristica grazie alla sua corporatura imponente e l'aspetto burbero.
Nel 1956 partecipa al film Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo nel quale interpreta il ruolo di un pugile allenatore. Due anni dopo è impegnato nel film drammatico di Pietro Germi, L'uomo di paglia.
Nel 1962 è il fascista Marcacci, detto il Mitraglia, ne La marcia su Roma di Dino Risi al fianco di Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. L'anno seguente il regista milanese lo chiama a recitare ne La nobile arte, episodio del grottesco I mostri.
Nel 1964 recita in Buffalo Bill, l'eroe del Far West film nel quale una scena di scazzottata tra Brega e Gordon Scott, degenera in un vero pestaggio da parte dell'attore romano che era stato più volte colpito dall'americano con eccessiva forza. Brega schiva i quattro pugni previsti dalla scena e, nonostante Scott sia un boxeur professionista vincitore del premio americano Il Guanto D'Oro, finta poi un destro allo stomaco e infine gli rifila un gancio dritto in bocca. Quest'episodio ispira l'animoso discorso che Brega stesso racconta nel film Borotalco.
Lo stesso anno è Chico in Per un pugno di dollari di Sergio Leone che lo fa diventare parte integrante di tutte le sue produzioni, infatti l'anno seguente è chiamato ad interpretare El Nino in Per qualche dollaro in più, e poi ancora il caporale dell'esercito nordista Wallace ne Il Buono, il Brutto, il Cattivo. Mentre sul set cinematografico Mario Brega è intento a pestare Clint Eastwood e Lee Van Cleef nella realtà prende a cazzotti Gian Maria Volontè che si rifiutava di pagare un debito di gioco.
Conclusasi la trilogia del dollaro è chiamato a recitare in vari altri western, tra cui Il grande silenzio, capolavoro di Sergio Corbucci con Klaus Kinski nel ruolo di Tigrero. Nel 1971 ottiene un piccolo ruolo in Detenuto in attesa di giudizio con Alberto Sordi impegnato in un ruolo drammatico.
Nel 1973 recita al fianco di Bud Spencer e Giuliano Gemma in Anche gli angeli mangiano fagioli, film diretto da Enzo Barboni. Lo stesso anno ritorna al western diretto da Tonino Valerii con la pellicola Il mio nome è nessuno.
Nel 1980, con Un sacco bello, inizia la collaborazione con Carlo Verdone. L'incontro tra i due avviene a trastevere a casa di Sergio Leone ed Verdone viene subito rapito dalla personalità dell'attore che sarà capace di straordinarie improvvisazioni sul set dei suoi film.
Nel 1984 Sergio Leone lo chiama a recitare in C'era una volta in America, Mario Brega interpreta uno dei due gangster che vanno alla ricerca di Noodles nel teatro cinese.
Mario Brega ha recitato al fianco di attori che hanno segnato la storia del cinema italiano e internazionale, ma noi li ricorderemo principalmente per aver avuto la forza di menarne tanti.
Nonostante l'amore per Leone, io lo ricordo sempre come il padre di Ruggero, alla cui fidanzata hippie dice "A me fascio?! Io fascio! A zoccolè! Io mica so' comunista così, sa?! So' comunista cosìììì!ì
RispondiEliminaCon Verdone ha senza dubbio goduto di una maggiore libertà espressiva.
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