Dopo un lungo cammino Rick e il suo gruppo arrivano infine in un angolo di paradiso. Alexandria è una città fortificata e progettata per essere autosufficiente, questo significa aver a disposizione acqua calda ed elettricità. Un posto tanto appetibile quanto espugnabile, data l'incapacità dei suoi abitanti di difendersi da un eventuale attacco. E dunque appare poco brillante l'idea di cercare di integrare un gruppo di lupi, sporchi e inferociti per il troppo tempo passato per strada.
I nostri eroi tuttavia sembrano quasi tutti ben disposti ad adattarsi a quell'ambiente così estraneo, ma non possono fare a meno di nutrire una certa diffidenza riguardo la vera natura di Alexandria e dei suoi abitanti.
Carol su tutti si adopera per fingersi una mite e obbediente casalinga. Racconta a Deanna di aver sempre svolto il ruolo di madre per il gruppo, formato da abili combattenti. Dà a vedere di non essere in grado di maneggiare quello stesso bazooka con il quale, da sola, è riuscita a liberare i suoi amici dall'inferno di Terminus. Decisa a non svelare le sue carte. indossa un cardigan ed esce ad preparare la cena per gli anziani della comunità.
Non è certo l'unica a essere poco serena. Rick passa le notti insonne, stringendo un coltello da cucina e vegliando sulla sua famiglia mentre Daryl rimane di guardia sul portico senza allontanarsene mai. Il nostro amato redneck resta ore a covare livore, non ha nessuna intenzione di partecipare alla vita della comunità e questo causa un doveroso allontanamento anche dai suoi compagni di viaggio.
Carl è invece quello che più di tutti prova a farsi accettare, ma rimane paralizzato dalla innaturale normalità che i suoi coetanei vivono ad Alexandria. E il suo primo istinto non è quello di abbandonarsi a vivere la propria adolescenza, piuttosto quello di confidare al padre di aver paura di ritrovarsi debole.
Alexandria sembra un buon posto, almeno sulla carta, gode della guida di un leader benevolo e della presenza di vicini amorevoli e disponibili. Gli autori non mancano però di seminare indizi inquietanti: Rick scopre che la pistola nascosta in un frullatore fuori dalle mura poco prima del suo ingresso in città è sparita, si trova inoltre a fare la conoscenza dell'enigmatico marito di Jessie. Glenn, Tara e Noah sono invece costretti a misurarsi con l'arrogante e neanche troppo sveglio Aidan.
Dopo aver osservato da vicino la sonnolenta Alexandria è certo che i suoi abitanti hanno molto più bisogno del gruppo di Rick di quanto i nostri eroi non necessitino di un posto in cui vivere. Saranno l'oscurità e il cinismo di Rick a prevalere o la comunità troverà nei nuovi arrivati una nuova forza?
Le interviste registrate di Deanna servono a giustapporre con maggior forza la selvatichezza dei nostri superstiti all'armoniosa e civile comunità per nulla intaccata dall'apocalisse zombie. Ma la decisione di Rick di mostrarsi sincero di fronte ad una telecamera non presuppone necessariamente un rapporto di reciproco rispetto.
Ce la faremo a far funzionare le cose. Ma se non dovessimo riuscirci ci limiteremo a prendere questo posto.
Sbarbato o meno, Rick rimane l'uomo implacabile che conosciamo e che un poco amiamo pure. Soprattutto ricordando questo:
Daryl dimostra il suo disappunto non lavandosi. Jessie è una parrucchiera un po' sgualdrina e Carol come moglie e madre del gruppo è poco credibile data la tendenza a sterminare i familiari, di sangue o acquisiti.
RispondiEliminaDaryl dimostra il suo disappunto non lavandosi e portando a spasso per la città un tasso morto.
EliminaRick sbarbato m'ha fatto strano ma forte eh... Comunque staremo a vedere stavolta cosa si inventeranno i produttori cani per far progredire la serie... Partendo dal presupposto che un altro governatore, in chiave femminile, lo vedo poco probabile, e che sembra che questi non siano cannibali, rimane solo l'Inculata.
RispondiEliminaL'Inculata significa che sto gruppo di peones avrà un qualche nemico mortale pericolosissimo (che potrebbe anche avere sterminato l'altra squadra) e che più prima che poi Rick & company dovranno farci i conti. Mi sbilancio anche a dire che stavolta potrebbe lasciarci la pelle Michonne, sta sorridendo un po' troppo ultimamente, e si è lavata i denti per venti minuti, nonostante per tutta la serie li avesse sempre avuti bianchissimi, chiaro indizio di morte imminente....
Sono d'accordo con te, prima o poi dovrà piovere sterco. E in realtà lo spero anche, visto che la seconda parte della stagione è di una noia mortale. Pur invidiando Michonne per la sua dentatura perfetta mi auguro che resti in vita ancora a lungo, al suo posto potrebbe morire Eugene, ad esempio.
EliminaEugene l'inutile schiatterà sicuramente, e anche male... Comunque c'è forse anche un'altra possibile uscita per questa infima stagione: che i nostri, in preda ad un attacco di egoismo e paranoia, commettano qualche very bad thing contro i peones, e che presi da sconforto e vergogna di se stessi decidano di autoesiliarsi da Alexandria.
EliminaMa la scelta del nome della città e i recenti avvenimenti mi fanno pensare che sia un covo di froci, quindi opto di più per l'Inculata...
Eugene l'inutile schiatterà sicuramente, e anche male... Comunque c'è forse anche un'altra possibile uscita per questa infima stagione: che i nostri, in preda ad un attacco di egoismo e paranoia, commettano qualche very bad thing contro i peones, e che presi da sconforto e vergogna di se stessi decidano di autoesiliarsi da Alexandria.
RispondiEliminaMa la scelta del nome della città e i recenti avvenimenti mi fanno pensare che sia un covo di froci, quindi opto di più per l'Inculata...
Il tuo è lo scenario più terribile tra tutti gli scenari possibili. :D
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