Film del 2011 scritto e diretto da Seiji Chiba.
Ed è subito azione. Azione ninja. Ninja cascano dal cielo. Ninja corrono nella foresta. Ninja combattono altri ninja. Trottole volanti ninja. Discriminazione sessuale ninja. Finalmente giunge la perturbazione. Una palla di fuoco attraversa il cielo notturno della campagna giapponese e casca, preciso, ai piedi villaggio dei nostri combattenti senza macchia e senza paura. Il clan Iga raggiunge dunque l'abitato, dove ad accoglierli c'è una sottospecie di Varys giapponese, altrettanto viscido, ma molto più metrosessuale, con tanto di ruffiane dame di compagnia. E' lì per annunciare loro che il gran maestro ha urgenza di riceverli. Vestito come Grimilde e con uno sfregio in faccia, il maestro massimo, ordina ai tre sciamannati di riunirsi con gli altri ninja mandati in avanscoperta e indagare sulla misteriosa sfera che, cadendo, ha scosso la terra la notte prima. Dopo aver fatto a chi la spara più grossa, i tre ninja emo e i loro esimi colleghi si avviano nel punto in cui è precipitato lo stano masso. Nei pressi ci trovano un ragazzetto, visibilmente scosso, che vaneggia di morte e distruzione. E
poi un geyser di budella squarcia la terra, appendici e frattaglie volano alte nel cielo, tremors famelici ingoiano i ninja tra urli e strepiti per niente dignitosi. Sono in pochi a sopravvivere. Cosa può essere mai stato a causare tutto ciò? La risposta è: un super saiyan spaziale, tutto unto e con dei fori sulla testa dai quali spuntano graziosi animaletti rosa. Pur non conoscendo il nemico, i ninja non si perdono d'animo, che dai mostri assassini non si può fuggire, tanto vale affrontarli. Notte tempo, il mostro riappare, ma questa volta i ninja sono pronti ad affrontarlo. La creatura ha lo straordinario potere di rimarginare le sue ferite più velocemente di Wolverine, ma nulla può contro un colpo ben assestato alle pudenda. E così fugge, trascinando con sè uno tra i più validi guerrieri cui il Giappone abbia mai avuto l'onore di dare i natali, l'amico dal nome incoprensibile di Yamata. Del sostanzioso gruppo di ninja rimangono ancora in vita e pronti a combattere, il potentissimo Yamata e la ninja fica Rin. Contro di loro anche i loro ex compagni, trasformati dalla terribile creatura in zombie ninja assassini con la sindrome di Tourette.
Film tutto sommato guardabile, nonostante sia praticamente privo di scrittura, tanto che tutto scorre in un susseguirsi di eventi a caso, e nonostante i dialoghi siano molto spesso irritanti e ostentatamente stupidi e privi di senso. B-movie giapponese con una dignitosa messa in scena delle sequenze d'azione, ridicolissime, che ci regalano nonsense e sangue a catinelle, incomprensibili quanto irresistibili. Nulla nel film tenta un minimo di originalità, i cliché dominano imperturbabili. Le interpretazioni degli attori poi sono disgustose e contribuisce allo scempio anche il doppiaggio italiano fatto dal mitico e inconfondibile Uan, oltre ovviamente alla caratterizzazione dei personaggi a livelli minimi. Le scenografie poi sono di una pezzentaggine disarmante e terribilmente ripetitive, alberi e foglie morte, eh vabbè che questi capolavori del cinema mondiale non godono di budget molto alti, ma a tutto c'è un limite. Lodo, ma poco, Seriji Chiba per aver tentato la strada dell'ironia, quell'ironia casereccia propria dei nipponici che non diverte nessun'altro oltre loro, ma quanto meno gli riconosciamo di essere il consapevole regista di una pattumata stratosferica. La linea comica che non diverte è affidata al ninja ciccione e cacasotto simpatico tanto quanto un tarzanello e cugino di secondo grado del mai troppo compianto Pippo Franco, che poi è ancora vivo.
Pellicola esageratamente esagerata che consiglio (forse) senza addurre una motivazione plausibile perché subito il pensiero vola ai Power Rangers.
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