mercoledì 14 maggio 2014

The Laws of Gods and Men


Peter Dinklage, messo in disparte negli scorsi episodi, è finalmente esploso in una performance assolutamente straordinaria. The Laws of Gods and Men gli concede trenta lunghi minuti di gloria durante i quali ho pianto lacrime di sangue.


Cominciamo però con gli accadimenti meno interessanti. Stannis e Davos partono, carichi di belle speranze, alla volta di Braavos per andare a mendicare alla Banca del Ferro. Dopo aver attraversato mezzo mondo soltanto per ricevere un rifiuto, per comunicare il quale bastava inviare un piccione viaggiatore, Stannis se la prende un pochino a male e si avvia alla porta sdegnato. Per fortuna Davos mantiene il suo sangue freddo e facendo il numero della mano monca, quando avrebbe semplicemente potuto dire che finanziare un re di otto anni bastardo e nato dall'incesto non è una mossa degna di un genio della finanza, riesce comunque a  portare a casa il bottino. 


Per tirarla un po' più lunga, lo sceneggiatore cane decide che Yara si deve lanciare nel salvataggio del fratello scemo. Resasi conto che Theon ha il cervello in pappa e preferisce dormire in un canile e subire torture piuttosto che ritornare libero, raccatta le sue quattro pezze e se ne ritorna a casa indignata. 

I draghi di Daenerys iniziano ad andarsene in giro a fare atti di vandalismo, e a mammà tocca ricevere centinaia di postulanti al giorno per guadagnare i soldi necessari a ripagare i danni.


Il processo di Tyrion Lannister ha inizio. Per la seconda volta in quattro stagioni Tyrion è accusato di un crimine che non ha commesso.

Cersei si molto adoperata e può finalmente fare sfoggio dei suoi testimoni prezzolati e senza vergogna. Il primo è Ser Meryn, personaggio talmente illustre che ho dovuto chiedere a wikipedia chi diavolo fosse. E' poi la volta di Pycelle il viscido, che accusa Tyrion di aver rubato del veleno dalla sua dispensa e di essersene servito per uccidere Joffrey la merda. Dice - Hai ucciso il ragazzo più nobile che sia mai vissuto - creando il gelo e l'imbarazzo anche in quella folla di lustrascarpe. 

La prima pugnalata arriva con Varys che, dopo aver lodato il coraggio mostrato dal Folletto durante la battaglia delle Acque Nere, lo accusa di essere in combutta con gli Stark. Bisogna considerare che Varys è forse l'unico a testimoniare solamente per aver salva la vita e la sua posizione privilegiata. Non lo fa perché spinto da cattiveria o sete di potere come gli altri. Tant'è che presto dimostrerà di non aver dimenticato quello che Tyrion ha fatto per Approdo del Re.


Durante la pausa pranzo Jaime, avendo preso atto di appartenere ad una famiglia nefanda, fa un accordo con il padre. Si dice pronto a lasciare la Guardia Reale purché Tyrion viva. Tywin, che già pensa ad un'adeguata (e con adeguata intendo ricca) consorte per il figlio, accetta gongolante. Il mezz'uomo dovrà chiedere grazia e quindi prendere il nero e Jaime dovrà accasarsi, che così se la smette di fare figli con sua sorella.


Quando Shae sale sul banco dei testimoni le probabilità che Tyrion mantenga la calma e chieda pietà come da accordi scendono drasticamente in picchiata verso lo zero. Nella serie la testimonianza di Shae è in qualche modo giustificata dal rifiuto di Tyrion, mentre nel libro non ha proprio nessun motivo per tradire il suo amante, è un gesto del tutto gratuito e feroce. Ma qualunque sia il significato che si nasconde dietro la slealtà della donna la reazione di Tyrion risulta straziante. Il dolore imperversa inarrestabile culminando in un discorso pieno di amarezza e delusione. Vomita tutta la frustrazione che gli deriva dal sentirsi sempre inadatto. La scena della terribile presa di coscienza di Tyrion è stato uno dei momenti più belli e viscerali che la serie abbia mai visto. Un momento memorabile di potenza e furore.


Ed è nell'istante esatto in cui Tywin riesce a malapena a contenere la sua rabbia che Tyrion richiede a gran voce un verdetto per singolar tenzone. Il folletto questa volta non si lascerà manovrare dalla sua famiglia, chiede di rendere conto dei suoi peccati direttamente agli dei. 

A fine puntata, sdegnata e collerica, sono esplosa in una risata diabolica beatamente consapevole di quanto presto i Lannister saranno chiamati nuovamente a pagare i propri debiti. 

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