Film di fantascienza del 1960 diretto da Teruo Ishii, che Iddio lo
benedica.
Un aereo attera in un qualche aeroporto del Giappone e ne scendono tre
ufficiali visibilmente scossi e affannati dalla rapinosa corsa verso il
comandante. Sono appena scampati all’attacco di una strana e mostruosa creatura
che, data la loro espressione di sgomento e paura, deve essere brutta assai. Sempre
correndo come se fossero loro addosso le orde dell’inferno, un paio di
pattuglie vanno alla ricerca dello strano essere, ma, pof, non ne è rimasta
alcuna traccia. Il mostro appartiene ad una civiltà aliena spietatissima che
sta progettando di sterminare l’umanità e quale modo migliore se non quello di
issare il nero drappo della peste? Nella terra del Sol levante a migliaia cadano
colpiti da malesseri vari. Qualcuno sulla Terra però sta aiutando i
cattivissimi viaggiatori dello spazio, probabilmente perché proprio non
sopporta più il crescente numero di metro sessuali. Un terribilissimo e
accigliatissimo scienziato finto paraplegico, crea l’embrione di
un mostro che
viene poi abbandonato nelle lande giapponesi, libero di crescere e di
riprodursi e spaventare le educande. Ma Spaceman, l’uomo delle stelle, il super
eroe più fantasticissimo mai esistito, veglia sul mondo tutto, e con l’aiuto di
professori, scienziati, bambini e biglie di vetro combatterà contro l’orrore
esploso in città. Finalmente entra in scena la creatura nata dalla crudeltà
degli esseri umani, che è davvero sgradevole alla vista, perfetta amalgama tra
il mostro della laguna nera e il dio Vishnu. A forza di correre e fare i
piegamenti sulle ginocchia, Spaceman riesce a sconfiggere l’abominio creato
dallo scienziato pazzo, ma non finisce mica qui. Rimangono ancora vivi e vegeti
gli alieni, che se ne vanno in giro sereni indossando delle mascherine sulla
bocca che farebbero invidia alla buon’anima di Michael Jackson. Riusciranno i
nostri eroi a sconfiggere una volta per tutte la terribile civiltà arrivata
dalla spazio? Dovrà il mondo rendere omaggio allo sfavillante Spaceman?
Ho trovato questo film godibilissimo e molto divertente. Tutto è
esagerato fino all’esasperazione, gli attori hanno perennemente un’espressione
sofferente. Spaceman, a cui basta piegare le ginocchia per trasformarsi, non è
esattamente il super eroe che ci si aspetterebbe, ma la sua pancetta è
sicuramente rassicurante. I combattimenti sono fantastici, girati malissimo,
vanno contro ogni senso logico e sembrano dei balli disarticolati.
Da questa strepitosa pellicola possiamo trarre alcuni insegnamenti
utili:
- i Giapponesi sono impotenti;
- se vuoi mantenere un segreto non confessarlo a due bambini di sei anni;
- per spaventare il tuo nemico muovi forsennatamente le braccia.
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