Comedy horror del 1987, prima, e per fortuna anche ultima, pellicola di
J. Michael Muro, per gli amici, suppongo pochi, Jim Muro.
Il plot, per quello che ho potuto capire, è all’incirca il seguente. Il
proprietario di un negozio di liquori di Manhattan trova una cassa di vino
rimasta a ad ammuffire in cantina per circa sessant’anni. L’uomo, che vive in
una zona che abbonda di barboni e che ha l’animo del capitalista, decide di
vendere comunque il vino, ad un prezzo, a mio avviso, onesto. Peccato però che
chiunque beva il torcibudella "Tenafly Viper" si scioglia in una tavolozza di
colori sgargianti. Il poliziotto g-man Bill indaga su queste morti misteriose e
giacché c’è tenta di porre fine all’impero dei clochard guidato dal
picchiatello Bronson, veterano del Vietnam. Se credete che basti così, vi
sbagliate. Dopo un po’ compaiono dei sub-mafiosi naturalmente italo-americani. Io
ve l’ho fatta facile, ma adesso farò un sunto delle scene che si susseguono
senza senso alcuno durante i penosissimi novantuno minuti di film.
Ci viene presentato Fred lo zozzone, molto bravo nel fare nuove
amicizie, tant’è che dopo tre minuti dall’inizio del film mezza città lo
insegue brandendo i forconi. Uno storpio rovina dalla sedia a rotelle in un
negozio di liquori. Due barboni dichiarano apertamente di non stimare gli
informatici. Un senzatetto si liquefà in un cassonetto. Il secondo barbone,
dopo aver bevuto il Viper, esplode in mille rigurgiti gialli. Bronson possiede
una donna sdentata dalla dubbia condotta igienica. Segue scena di straccioni
che rubano. La polizia nel mentre indaga con scrupolo sulle strane morti e
prende a calci gente a caso. Bronson sogna di lanciare una granata. Tette
brutte appartenenti a donne brutte a random, questo succede quando si hanno
pochi soldi. Peni che volano tra le grasse risate dei barboni. Uno scuolabus
che passa di lì. Razzismo gratuito verso gli italiani. Ciccione necrofilo, che
da morte la smettono di fare le difficili.
Alla fine di questa baraonda di avvenimenti senza fine si ritrovano
tutti contro tutti, barboni contro polizia contro mafia. Ne rimarrà qualcuno
vivo? Se si, chi? Boh.
Il film nel complesso è guardabile, probabilmente grazie alle
innumerevoli morti assurde, all’esplosione di un paio di ciccioni e, per i meno
esigenti, al sostanzioso numero di vagine spiattellate sullo schermo. Gli attori
tutto sommato sono capaci, alcuni di loro potrebbero addirittura ambire all’Oscar,
dato che l’hanno allungato anche a Nicolas Cage. Gli effetti speciali sono
abbastanza curati nonostante il budget risicato. Infine epica la scena in cui
gli allegri straccioni giocano a palla con il pene di un loro collega.
Sappiate inoltre che:
- se offri da bere ad un gatto, va a finire che te ne penti;
- il Vietnam è pieno di colline;
- un ristorante è tanto più signorile quanto più spesso suonano “Funiculì Funiculà”.
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