E adesso parliamo un po' del personaggio che Johnny Depp interpreta in The Lone Ranger, Tonto. L'attore mezzo slavo, mezzo cinese, mezzo cherokee e mezzo scemo ha dato vita ad un personaggio che è la terrificante unione tra Jar Jar e Jack Sparrow.
Tonto e Jar Jar sono entrambi le irritanti spalle comiche dei veri eroi della storia, a malapena in grado di mettere insieme quattro parole di senso compiuto. E come Jar Jar stereotipa i neri dei Caraibi così Tonto stereotipa il buon selvaggio alle prese con la superficialità degli uomini bianchi e con la presunta crudeltà della sua stessa gente. Ed è per altro un'operazione ridicola, perché la sceneggiatura è stata scritta da sceneggiatori caucasici e il personaggio interpretato da un attore bianco che si dipinge la faccia di nero, mette in testa un paio di piume e parla, in inglese stentato, ad un corvo morto.
Quindi, interpretando un solo ruolo Johnny Depp riesce ad offendere sia la cultura dei nativi americani sia quella dei caucasici, con una prova attoriale che è l'apoteosi del razzismo e la forma più bassa di tentativo di analisi della storia del proprio paese.
La cosa assurda è che quasi vent'anni fa Depp aveva ottenuto la parte di un ingenuo ragazzo bianco adottato da un indiano in Dead Man. Quindi evidentemente ci sono modi più brillanti e decisamente meglio riusciti di trattare lo stereotipo del nativo americano che non in un film dal mal riuscito umorismo.
In pratica Tonto si basa su di una recitazione ridicola, che racconta il genocidio come una commedia divertente.
Nel 2013, con questo film, gli americani hanno deciso di impoverire ancora di più la poca storia che posseggono.
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