mercoledì 18 giugno 2014

The Children


Eccoci arrivati all'ultima puntata della stagione, The Children, che ha cercato di chiudere, un po' troppo velocemente e quindi in maniera poco efficace, tutto quanto accaduto fin'ora. Grazie al minutaggio più generoso si è comunque riusciti ad attraversare tutto Westeros e parte di Essos. 


Si riapre con il Nord. Mance Ryder, incredibilmente stanco di vedere morti sbudellati, cerca di trattare la pace con Jon Snow, un po' meno disposto ad ascoltare le parole del suo interlocutore. Quand'ecco che arriva Stannis con la chioma al vento in sella ad un cavallo bianco. Evviva Stannis, evviva Davos. L'esercito dell'ultimo dei Baratheon stermina un notevole numero di bruti e cattura Mance. Stannis ha deciso quindi di usare i soldi della banca del ferro non per marciare su Approdo del Re, ma per dirigersi a Nord e combattere le creature oltre la barriera, consigliato dal saggio e indispensabile Davos. Pur essendo nato nelle terre della corona, il Cavaliere della cipolla sa bene che l'inverno sta arrivando e che l'unico modo per difendere il resto del regno è difendere la Barriera.


Bran, sempre più isolato dal resto della storia, riesce finalmente a raggiungere la sua destinazione, l'albero diga che ospita il corvo dai tre occhi. Ma ad un passo dalla meta lui e la sua cricca di hippie vengono attaccati da dei non morti ormai ridotti ad un mucchietto di ossa. E Jojen rimane pugnalato da uno zombie rancoroso. Il dolore paralizzante di Meera che tiene suo fratello morente tra le braccia è stato uno dei momenti più forti di tutta la puntata e davvero molto ben riuscito. Jojen è morto affinché Bran la piattola possa imparare a volare. A me sembra veramente una motivazione di cacca, Jojen sarebbe potuto morire per una ragione migliore. 


E pare che i mucchietti di ossa siano i principali protagonisti della puntata. Al di là del Mare Stretto, Daenerys è alle prese con la difficile gestione della città, e forse riesce persino a capire che per rendere un popolo realmente libero è necessario fare qualcosa in più che spezzare le loro catene. Un pastore porta poi il corpo carbonizzato della sua bambina al cospetto della saggia regina di Meereen. E' stato Drogon ad incenerire il corpo della piccola. La madre dei Draghi si trova così costretta a prendere la più difficile delle decisioni e cioè quella di imprigionare le sue creature. Come in tutte le famiglie, le colpe del fratello maggiore ricadono sui più piccoli e cosi ad essere incatenati in una cripta buia sono Viserion e Rhaegal, tanto carini e coccolosi, mentre Drogon rimane fuori a seminare terrore. 


Tyrion aspetta la morte, quando vede comparire sulla soglia Jaime. E' venuto per  liberarlo. Il folletto, seguendo le indicazioni del fratello, si avvia così tra i cunicoli del castello e passa proprio davanti alle stanze del suo venerando padre, che pare intrattenere una relazione amorosa con Shae. Tyrion si premura prima di strangolare la pubblica moglie, forse per impedirle di dare l'allarme o forse semplicemente per disperazione e rabbia,  poi va alla ricerca del padre. Lo trova seduto sulla tazza del cesso e finalmente abbiamo la conferma che nemmeno Tywin caga oro. Tywin ha sempre sminuito e tradito suo figlio e nella sua immensa arroganza non riesce a prenderlo sul serio nemmeno quando c'è una balestra carica di mezzo. Tyrion ha ormai attraversato la linea uccidendo Shae, quindi non gli resta che finire di compiere la sua vendetta. Uccide l'uomo più potente e, dopo la dipartita di Joffrey la merda, anche più stronzo dei Sette Regni e va ad imbarcarsi guidato questa volta da Varys. Tyrion si ritrova quindi chiuso in una scatola. Letteralmente e figurativamente. Distrutto dalla rabbia, dal risentimento e dal rimpianto. Sono stata sopraffatta dalla tenerezza quando Varys decide di vegliare la cassa che contiene il mezz'uomo, scena molto più compassionevole e triste che non quella in cui trovano la morte i due traditori. Il Ragno Tessitore pare sia uno dei pochi ad avere dei sentimenti in quel covo di serpi che è Approdo del Re.  


Arriviamo ora allo scontro tra Brienne e Sandor. Tutti e due compiono mirabolanti piroette e tirano dei gran cazzotti e quello che impariamo ancora una volta è che per vincere bisogna combattere sporco. I due lottano per lo stesso identico motivo, difendere le figlie di Catelyn Stark. E nell'immediato per difendere Arya, che invece non ne vuole sapere di essere aiutata. Da nessuno dei due. Quindi si imbarca lasciando il Mastino morente. Oh triste Sandor, stasera mangerò pollo e berrò vino alla tua salute. 

Facendo la conta dei cadaveri, in The Children abbiamo quindi morti sparsi abbattuti dall'esercito di Stannis, una bambina bruciata, Jojen Reed ucciso da uno zombie, lo scontro tra Brienne e Sandor che lascia la prima malconcia e il secondo con un piede nella fossa e Tywin Lannister e Shae uccisi per mano di Tyrion.

Cicciobombo Martin, lungi dallo smentirsi, si riconferma il più spietato serial killer della storia della letteratura.

Fiduciosa in una prossima stagione noiosissima, ci ritroviamo a commentare Game of Thrones tra una decina di mesi. 

2 commenti:

  1. Vabè, il quesito che ti dicevo lo pongo qui: ma la "child" che lancia palle di fuoco c'è nei libri?
    Io non me ne ricordo assolutamente, ma ammetto di essere sempre stato poco attento nei capitoli dei libri dedicati ai ragazzi di Padelle Salate, Hodor e lo storpio Stark.

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    1. Siamo in due ad essere stati poco attenti su quegli avvincenti capitoli! E comunque nemmeno io me ne ricordo, hanno voluto fare i numeri del circo Togni.

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