Il finale di metà stagione si avvicina e le pedine si stanno tutte muovendo verso le loro posizioni. Crossed è una puntata funzionale ai prossimi eventi che sarebbe facilmente potuta scadere in una noiosa presa di tempo, riesce invece a risultare accattivante e a caricare di attesa la mid season finale.
In Crossed tutti cercano di aiutare gli altri, con vari gradi di successo. In ospedale Dawn e il dottor Edwards dicono di voler aiutare Beth a salvare Carol, ma non è certo che stiano agendo per il bene fine a se stesso. Beth sembra non curarsi del fatto che probabilmente Dawn la sta mettendo nella condizione di fallire il tentativo di curare Carol oppure semplicemente non le importa fin tanto che riesce a mantenerla in vita. Ad ogni modo Beth riesce ad accedere all'armadietto dei medicinali e a portare a termine la sua missione, che poi ci siano ancora scorte infinite di farmaci in un ospedale che va letteralmente a caccia di pazienti rimane un mistero.
In chiesa Carl, col tatto proprio di un berserker, cerca di aiutare padre Gabriel insegnandogli a difendere se stesso da un così brutto mondo. Michonne da parte sua si offre di essere la una confidente, nel caso ce ne fosse bisogno. Per tutta risposta padre Gabriel scappa via urlando. Quello che Rick e il suo gruppo hanno fatto nella dimora del Signore è davvero troppo per un mite sacerdote di campagna, che invece non si è fatto scrupolo di far morire i suoi fedeli pur di non dividere con loro le scatole di fagioli. Nel bosco il sacerdote fa infine un ultimo atto di infinita carità cristiana, lascia una donna sbudellata e tormentata al suolo perché la sua fede non gli consente di compiere un omicidio.
Glenn, Tara e Rosita sono gli unici a trarre beneficio dalla rispettiva collaborazione, lavorando insieme per il bene comune. Maggie svolge il ruolo di balia asciutta e viene lasciata ad occuparsi del comatoso Eugene e del furibondo Abraham. Che poi perché ce l'abbiano tutti con il povero soldato ancora non mi è chiaro, Abraham ha probabilmente scelto di continuare a vivere e lottare solamente allo scopo di aiutare un'umanità fin troppo immeritevole e quando scopre di aver combattuto per nulla reagisce comprensibilmente in maniera negativa. Ha soltanto bisogno di metabolizzare la sua perdita, perché pur sempre di una privazione si tratta, che lo lascia smarrito nonostante nutra ancora una speranza nei suo simili.
Ad Atlanta Rick elabora un piano perfetto che gli permetterebbe di risolvere la situazione nel giro di pochi minuti, ma no. L'improvvisa quanto sconsiderata bontà d'animo dei suoi compagni di viaggio gli impedisce di metterlo in atto. Perché risparmiare dei poliziotti che riducono in schiavitù le persone che dicono di aiutare, mettendoli a ripulire frattaglie e costringendoli alla prostituzione forzata è, nuovamente, una decisione molto saggia. Ad ogni modo, io poi all'uomo che con un morso ha staccato la carotide della peggio teppa della Georgia, un minimo di fiducia la concederei.
Pare che i protagonisti di The Walking Dead non abbiano ancora capito che quando la gente si ritrova con le spalle al muro è capace delle azioni più spregevoli. Abraham batte Eugene come un tamburo, padre Gabriel lascia morire il suo gregge dopo essersi riparato nella sicurezza della sua chiesa, persino Rick è costretto ad uccidere Shane. Lasciando i conti in sospeso non di fa altro che scatenare una malvagità più oscura, guidata dalla disperazione e dalla sete di vendetta. E quindi Poiché ancora una volta i nostri eroi decidono di scendere a patti con i cattivi di turno è chiaro che nella prossima puntata c'è da aspettarsi un diluvio di sangue.
Rick ha accettato di percorrere la strada meno violenta, errore che ha commesso fin troppe volte. In questa occasione non avrà la possibilità di mantenere la sua integrità morale, dovrà rispondere alla violenza con la violenza, senza perdonare nulla a nessuno.
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