Sir Dirk Bogarde, attore, cantante e scrittore nasce a Londra nel 1921. Si diploma alla Chelsea School of Art e al Royal College of Art di Londra e inizia a lavorare in teatro, prima come fattorino, poi come scenografo e infine come attore. Recita in alcuni lavori di J.B. Priestly e poco dopo ottiene una piccola parte nel film 'Come On George!. La sua carriera vine interrotta dal servizio militare durante la seconda guerra mondiale.
Fatto prigioniero dai tedeschi trascorre un duro periodo di prigionia nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Questa esperienza segna indelebilmente Bogarde che sviluppa un odio profondo per i tedeschi ma che paradossalmente in seguito sarà spesso chiamato ad interpretare personaggi legati alla Germania.
Bogarde riprende a recitare in teatro dopo la guerra e nel 1948 inizia la sua carriera cinematografica. Il successo del film Esther Waters gli procura un contratto cinematografico di sette anni con la Rank Studios diventando in breve la star principale della casa di produzione.
Nel 1950 ottiene il ruolo del giovane criminale Riley in Tragica incertezza di Terence Fisher. Il ruolo che gli permette di guadagnare la popolarità è però quello del giovane medico nella commedia Quattro in medicina del 1954.
Fa scalpore in Victim di Basil Dearden, film del 1961 nel quale interpreta con coraggio il ruolo di un avvocato che sacrifica la carriera e il matrimonio confessando pubblicamente la propria omosessualità. Una parte simile avrebbe bloccato la carriera di chiunque, ma Bogarde crea un personaggio positivo di tale forza da riuscire ad influenzare l'opinione pubblica e quindi da ottenere dal Parlamento del Regno Unito la cancellazione di alcuni reati legati all'omosessualità. Con questo ruolo arriva anche la prima delle sei nomination come miglior attore ai British Academy Award.
Negli anni successivi interpreta personaggi ambigui e controversi, nel 1963 lavora a Ombre sul palcoscenico e a Il servo. L'anno successivo recita in Per il re e per la patria e ne Il sole scotta a Cipro.
Diretto da John Schlesinger recita in Darling del 1965, l'anno seguente in Modesty Blaise, la bellissima che uccide con Terence Stamp e Monica Vitti. Nel 1967 lavora a L'incidente con Jacqueline Sassard, dramma psicologico che si regge sullo scontro fra due uomini per una ragazza straniera. Alcuni anni dopo è invece diretto da Richard Attenborough in Oh, che bella guerra! e Quell'ultimo ponte.
Bogarde lavora anche per il cinema italiano. Luchino Visconti lo vuole nella parte di Frederick Bruckmann, che gli permette di esprimere con grande drammaticità l'angoscia della morte, ne La caduta degli Dei del 1969. E' poi l'attempato e infelice professore Gustav von Achenbach, scrittore ossessionato dalla bellezza di un giovanissimo ragazzo, in Morte a Venezia del 1971. Liliana Cavani gli affida il ruolo di Max ne Il portiere di notte del 1974 che racconta la storia di un ambiguo rapporto fra una ragazza reduce da un campo di concentramento e il suo aguzzino ritrovato.
Nel 1977 è protagonista di Despair in cui il regista Fassbinder rievoca la Berlino anteguerra e nello stesso anno interpreta la parte di un cinico avvocato in Providence di Alain Resnais.
Dopo aver lavorato a Daddy Nostalgie, film di Bertrad Tavernier del 1990, si ritira dal cinema, scrive sette romanzi e una monumentale autobiografia.
Nel suo elogio funebre per Dirk Bogarde, Glenda Jackson lo definisce la prima star cinematografica inglese cresciuta in casa. La sua carriera abbracciò cinquant'anni e una settantina di film.
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