martedì 4 marzo 2014

... and the Uiiinner is

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Vince il sondaggio di questa settimana, come miglior film distopico con protagonista Rutger HauerBlade Runner. Devo confessare che mi sarei aspettata una scelta un po' meno popolare, anche se la profondità e la lacerazione che permeano l'analisi di Scott non si raggiunge in nessun'altro dei film in concorso.

Film di Ridley Scott del 1982, molto liberamente ispirato al romanzo Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick e tra i più celebri film di fantascienza. 

Nonostante ormai abbia una certa età, ancora oggi Blade Runner riesce a stupire per stile e ambientazione, di contro ancora molti sono i dubbi interpretativi che coinvolgono i personaggi e il finale. A differenza di molti altri film, nei quali spesso extraterrestri o androidi vogliono sostituirsi alla razza umana, in questo caso la rivolta dei replicanti è finalizzata all'integrazione con gli uomini. Costruiti a immagine e somiglianza degli esseri umani, sono a loro simili però solo esteriormente, perché privati di sentimenti e di una coscienza, si ritrovano dunque costretti in una forma evoluta di schiavitù che vede l'uomo ben determinato a non perderne il controllo. Blade Runner è quindi l'ennesima e mai risolta analisi della presunzione dell'uomo nel manipolare la scienza senza però valutarne i pericoli e le conseguenze, difatti quello che accade nel caso dei replicanti è esattamente ciò che non sarebbe dovuto avvenire. Si sviluppa in essi l'istinto di sopravvivenza, provano sensazioni e umori come qualsiasi autentico essere umano, anche se non godono del beneficio di avere ricordi. E' ancora giusto quindi dar loro la caccia?



La risposta sta in un origami. 

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con la tua analisi del film, e mi sono appena reso conto che è lo stesso messaggio di fondo di Corto Circuito :-\

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    1. In realtà il messaggio è più o meno lo stesso anche in Moon e in mille altri film. Il saggio però dice che da millenni si cantano sempre gli stessi temi, l'unica discriminante per capire se si tratta o meno di un capolavoro è il modo in cui li si sviluppa. :D

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