martedì 23 aprile 2013

And Now His Watch Is Ended


Finalmente una bella puntata di Game of Thrones , ma soprattutto gli ultimi dieci minuti mi hanno fatto ricordare perché continuo a guardare ancora la serie. Ieri, oltre alla pioggia di fuoco, sono finalmente venuti a galla anche tutti gli accordi segreti, i tradimenti e ai Lannister sono state date un paio di lezioni di umiltà, che decisamente erano necessarie. 



Un drago non è uno schiavo.
Quello di ieri è stato di sicuro uno dei migliori finali di puntata che la serie abbia mai avuto, nonché l'apice della storia di Danaerys, così spietata e incazzata non la rivedremo mai più, o quanto meno non a breve. La madre dei draghi capisce ogni disgustosa e sessista parola che Kraznys pronuncia, ma aspetta con pazienza la sua vendetta. Che tanto lo sapevamo che non avrebbe mai lasciato uno dei sui draghi nelle mani di un bastardo schiavista, ma comunque un poco di paura ce la siamo presa. Un intero esercito di schiavi castrati insorge e uccide i propri padroni, schierandosi dalla parte della regina Targaryen. Direi che è stato estremamente gratificante veder bruciare l'intera città, che voi abbiate o meno letto i libri. Della battaglia in realtà si è visto poco, così come in quella tra Robb e Tywin, un paio di spadate e poi nuvole di fumo e poi il campo di battaglia deserto. Non credo che le scene di guerra siano poi così importanti, non serve rappresentarle nella loro interezza piuttosto è conoscerne il risultato che interessa. 


L'influenza è una questione di pazienza.
E' quello che Varys dice a Tyrion, quando il mezz'uomo si reca dal ragno tessitore per trovare le prove del suo tentato omicidio da parte di Cersei. Ma l'unica cosa che Varys consiglia è la pazienza e racconta della sua mutilazione e della lunga ascesa al potere. Che a me sembra un po' una scena fine a se stessa. Ma vabbè. 


In questa puntata i Tyrell si rivelano astuti come dei bolscevichi, vabbè che le rose della loro casata non sono intimidatorie, ma è con le parole, e non combattendo,che cercano di guadagnare potere nella capitale. Cersei pare l'unica ad accorgersi della pericolosa influenza che i Tyrell esercitano sul suo figlio scemo, ma probabilmente è più preoccupata del suo fallimento come madre. Ance Varys intuisce i piani dei Tyrell e pensa bene di usare il loro crescente potere contro Ditocorto, che lui si che è l'uomo più pericoloso di Westeros. 


Ed è per l'appunto molto bello anche il dialogo tra Varys e Olenna Tyrell, i due hanno un comune interesse nel salvare Sansa. Povera triste Sansa, lontana da casa è comunque circondata dai lupi feroci che popolano Approdo del Re. Margaery per la prima volta le mostra gentilezza e dice di volerla dare in sposa Loras, una volta diventata regina. Ma l'apparente gesto generoso non è che un altro inganno per ampliare il potere dei Tyrell, perché se Robb cade, è Sansa la chiave per il controllo del Nord. 


Ed è proprio al Nord invece insegnano un po' di umiltà a quello spocchiosello Jaime. Fino ad un paio di puntate fa è stato decisamente facile odiarlo, ma adesso è in atto in lui una trasformazione. Ha salvato Brienne dallo stupro e, con la mano della spada mozzata al collo, un po' di compassione ce la fa. Si fa più forte il legame tra la Vergine di Tarth e lo Sterminatore di Re, del resto sono uniti dall'odio per i loro carcerieri e l'unico modo per sopravvivere è aiutarsi a vicenda. Molto bello il dialogo tra i due nel quale Brienne sprona Jaime a continuare a lottare e a cercare la sua vendetta.


Uno che non mi muove nemmeno per sbaglio a compassione è Theon, anche detto Theon la Merda, nemmeno quando in lacrime dice: Il mio vero padre ha perso la testa ad Approdo del Re e ho fatto la scelta sbagliata. E ora ho bruciato tutto. Che poi dice giusto, ma se ne accorge davvero troppo tardi. Il finto salvataggio della merda è un fantastico colpo di scena. Vai così bastardello, fagli scontare tutto.


La spada nel cuore cantava Little Tony, e così ci siamo sentiti tutti, trafitti nell'animo, quando gli ammutinati dei Guardiani della Notte hanno ucciso il Vecchio Orso. Ecco cosa accade quando si consente a dei criminali senza onore di prendere il nero, avrebbero potuto diventare degli uomini migliori invece nel loro gesto non c'è nulla di onorevole e non importa quanta fame avessero, hanno ucciso Lord Mormont e adesso devono trovare una morta lenta e dolorosa. 
Quanto meno Sam ha trovato il coraggio di portare in salvo Gilly e il suo bambino, ma adesso devono affrontare un lungo e pericoloso cammino verso sud.


Ma quanto è bello vedere Margaery farsi beffe di Joffrey l'imbecille? Ancora una volta la futura regina si appella al suo amore per il sadismo, per poi sedurlo con qualcosa che lui non ha mai conosciuto, e non è difficile capire perché, l'amore della gente.

Aspetto con fiducia le prossime puntate e spero vivamente che mantengano il ritmo di quest'ultima.

Nessun commento:

Posta un commento