Infuocato film d’azione del 2006 che vede alla regia Ian Gilmore.
Un allegro gruppo di geologi
siede alle pendici di un vulcano, armeggiano, chiacchierano e ci annoiano a
morte già dopo il primo minuto di visione. Quand’ecco, improvvisa, la
perturbazione. La montagna sta per saltare (?) ma due di loro stanno in cima ad
arrostire le salsicce nel magma, toccherà avvertirli e nel mentre avvisare la
squadra di soccorso dell’Amaro Montenegro. Fiumi di lava, gente che corre,
elicottero che non arriva e splash, tutti gli scienziati finiscono in un mare
di fuoco. Si ricomincia da capo. Altro capanello di scienziati in gita in
Irlanda, con tanto di laureanda spacca palle che si produce in ragionamenti
psicologici da supermercato e conquista tutti dicendo che ha letto una qualche
notizia su una qualche rivista. Arrivati si mettono al lavoro, vai con inutili
indagini sismiche e mentre conversano amabilmente del tardo Mesozoico la terra
li scuote. Arichiama la squadra di salvataggio dell’Amaro Montenegro e proprio
quando sei lì che speri
che l’inferno li inghiotta, arriva l’elicottero a salvarli,
mentre un povero termos rotola giù dalla montagna e rimane ucciso. Adesso che
sono in salvo la straccia maroni Brianna può provarci con il contrito professor
Sheperd. Il professore è troppo scosso dai sommovimenti sismici e dal divorzio
dalla sua bellissima moglie per darle retta e, in cerca di conforto, va a trovare il suo mentore paraplegico, il
Dottor William Kincaid sviluppatore di una bislacca teoria: Exodus. La numerosa
serie di eruzioni vulcaniche, accaduta nei giorni precedenti, è dovuta alla massiva espansione del nucleo
terrestre, che spinge il mantello a fuoriuscire sotto forma di lava, ma siccome
nessuno gli crede, decide di andare a morire sotto le pendici del monte Fuji,
che secondo i suoi calcoli sta lì lì per sputare. E così il Dr. Kincaid diventa
cenere. Questo è davvero troppo! Il professor Sheperd non permetterà che la
morte del suo amato maestro sia invano, bussa alla Casa Bianca e dice a dei
soldati impettiti che il pianeta è in pericolo. Questi serenamente gli rispondono di tornarsene a casa e trovare delle prove e possibilmente anche una soluzione.
Siccome c’è agitazione nella litosfera il prof e i suoi simpaticissimi studenti
se ne vanno in Ecuador, entrano in una miniera che sputa fuoco per raccogliere
campioni di rocce e finalmente uno di loro ci resta secco. Tutti gli altri però si salvano correndo rapinosamente verso l’uscita. Hanno la prova massima, il Pentagono dunque dice
loro di trovare in fretta una soluzione per salvare le specie viventi tutte, che già l’Italia è andata in fumo e il
papa è ormai una statua di sale. Riusciranno i nostri eroi a salvare l’umanità?
Spegneranno forse i vulcani sputandoci sopra?
Questo, signori, è un film inutile. Brutto abbastanza per non essere
gradevole da guardare ma non abbastanza brutto per essere considerato un
trashone. Gli effetti speciali fatti in computer grafica sono imbarazzanti, io,
usando paint, avrei potuto fare di meglio. La sceneggiatura è originale come le
tette di Cicciolina e i personaggi sono tutti inadatti e noiosi e grigi e
tristi. Come sottofondo c’è perennemente una musichetta tesa che dovrebbe
accompagnare un’ansia che non arriva mai.
Ad ogni modo:
- se la tua bella ti ama realmente, si tufferà nella lava insieme a te;
- fai n modo che le tue ultime parole non siano “E’ stato bello.”;
- se bussano alla porta prima spara e poi accogli educatamente gli ospiti in casa.
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