E' uscito ieri, quanto meno all'AMMerica, un nuovo documentario sul grande e potente Ricky Jay, mago di fama mondiale e considerato uno dei massimi maestri nel suo mestiere, tanto che secondo il New Yorker le sua mani c'hanno la destrezza di un capitone durante il periodo di Natale.
Ricky Jay non è solo prestidigitatore, ma anche autore, storico e persino attore, un performer che durante i suoi spettacoli tiene sveglia persino la nonna Abelarda che c'ha 102 anni e non ci sta più con la testa. Deceptive Practice è il documentario che ripercorre i successi e le influenze del mago, dall'apprendistato con il nonno al rapporto con i suoi colleghi Al Fossolo, Cardini e Slydini e non mancherà un omaggio ai suoi mentori Dai Vernon e Charlie Miller. E se sperate che ci siano anche Carnacki e la signora Trelkovski avrete una cocente delusione, perché gli Americani non ce l'hanno la memoria storica e dei morti non gliene frega niente. Dimenticavo, nel documentario sono anche stati montati dei rari filmati delle sue apparizioni televisive del 1970.
Insomma, il film è uno straordinario viaggio all'interno del segreto mondo della magia e alla scoperta degli eccentrici devoti che ne fanno parte, e anche se non c'è nessuno che parla con i trapassati ed evoca i grandi antichi, la pellicola un poco mi incuriosisce.
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