lunedì 18 novembre 2013

Peter Lorre


Ladislav Lowentein, in arte Peter Lorre nasce in Ungheria nel 1904. 


La sua bassa statura e gli acquosi sporgenti fanno di lui una maschera grottesca. Scappato di casa a 15 anni, inizia a lavorare in spettacoli viaggianti, calca i palcoscenici di Vienna e Zurigo. Viene poi notato da Fritz Lang, che gli propone la parte dell'assassino in M - Il mostro di Dusseldorf, allucinato delinquente sessuale che adesca bambine per ucciderle. Girato nel 1931 è il primo film sonoro del regista. I nazisti in seguito utilizzarono alcune immagini tratte da M nel film propaganda Der Ewige Jude, per rappresentare gli ebrei in maniera negativa. 


Ebreo, è costretto a lasciare la Germania nel 1933, lavora quindi prima in Francia e poi nel Regno Unito, qui partecipa a L'uomo che sapeva troppo e L'agente segreto, entrambi di Alfred Hitchcock. Anche in questo caso conferisce un tono sinistro alle sue interpretazioni, inoltre non conoscendo l'inglese, impara foneticamente le sue battute, in seguito riuscirà ad imparare la lingua abbastanza velocemente.


Nel 1935 si trasferisce ad Hollywood, dove dimostra di avere solide doti di attore drammatico. Inizia a recitare in diversi film gialli e di spionaggio, dal 1937 al 1939 è il detective giapponese Mr. Moto nella serie ideata da John P. Marquand. Diventa noto al pubblico mondiale interpretando Joel Cairo, frivolo ed effeminato, ne Il mistero del falco del 1941, film d'esordio di John Huston. Il suo essere nervoso e petulante, la sua voce acuta e nasale gli permettono di interpretare Ugarte in Casablanca, ma gli consentono  allo stesso tempo di vestire i panni di diversi personaggi dalla vena comica, recita dunque in Arsenico e vecchi merletti e ne Il tesoro d'Africa.


Durante gli anni '50 la sua carriera imbocca una parabola discendente, tanto che Lorre inizia ad interpretare solo ruoli da caratterista o macchiettistici come in 20.000 leghe sotto i mari, Il giro del mondo in 80 giorni e La storia di Buster Keaton. Lavora inoltre molto per la televisione, esibendosi in spettacoli dal vivo.


Negli anni '60 si dedica soprattutto alle pellicole horror, I racconti del terrore, I maghi del terrore e Il clan del terrore in cui Corman e Tourneur si divertono a dissacrare i cliché del genere e danno modo a Lorre di mettere in scena il suo talento comico. 


Cinica e abbietta è la sua interpretazione di Man from the South, episodio della serie Alfred Hitchcock presenta. Ultimo ruolo magistrale di Lorre, ormai relegato a parti secondarie. Negli ultimi anni della sua carriera, sempre più dipendente dalla morfina a causa di dolorose coliche alla cistifellea, accetta parti anche insulse pur di riuscire a sopravvivere nel mondo del cinema.


Muore a 59 anni per un'emorragia celebrale. Vincent Price legge l'elegia funebre sottolineando la passione di Lorre per il mestiere di attore e la sua sensibilità emotiva e umana. Inoltre ricorda di quando lui e Lorre andarono al funerale di Bela Lugosi e lo videro vestito da Dracula, Peter disse quindi a Price: Pensi che dovremmo piantare un paletto nel suo cuore per ogni evenienza?

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