Film belga del 1988 diretto da Emmanuel Kervyn. La pellicola è targata Troma, ma tanto Troma non è, non ci sono morti e sbudellamenti per più della metà dell'intero minutaggio e questo è inaccettabile.
La morte si rifiuta di cogliere due arzille vecchiette, ancora gagliarde nel fisico, ma visibilmente minate nella testa, che ogni anno, in occasione del loro compleanno, riuniscono la loro amorevole stirpe, fanno spesa e concedono all'autista di farsi un amaro e di giacere con le prostitute locali. Le due ziette, dopo un'intera giornata trascorsa ad annusare formaggi, a regalare vino ai ciechi e ad accendere lumini a San Teodosio, se ne tornano alla loro tenuta e si preparano ad accogliere i rapaci parenti. E mentre nelle cucine si spennano innocenti fagiani, si parte con una lunga carrellata di presentazione sulla progenie.Manco a dirlo, gli ospiti
ogni hanno si premurano di festeggiare le due vecchie pazze non per amore, bensì per accaparrarsi una parte della cospicua eredità delle due donne. E dunque arriva il panzuto-baffuto imprenditore che ha appena comprato una biondissima moglie, che se le sue aziende falliscono, perché la novella sposa riapra le gambe, necessita dei soldi delle due anziane signore. Si appresta alla partenza anche un'allegra famiglia, il padre è un'ameba, la madre è triste e repressa nel suo ruolo di mamma e i loro bambini sono degli arrampicatori sociali in atto. E ancora il commerciante di morte che sogna la III Guerra Mondiale e la fine dell'umanità tutta, la frigida malevola piena di sensi di colpa e il gaudente della famiglia, quello che c'ha la decappottabile e ammalia le donne e sperpera le eredità. Per non farci mancare proprio niente, c'è anche la lesbica in carriera finalmente liberatasi da qualsiasi istinto pseudo materno e il prete, che odia gli esseri umani tutti, ma si impone di fingere di amarli. Bene. Arrivati, ognuno prende alloggio nelle proprie stanze e non c'è nemmeno il tempo di stringersi la mano, che dalle vestaglie di seta spuntano tette e mutandoni a vita alta. Tra una cosa e un'altra, si è fatta già ora di cena. Cena che trascorre tra dialoghi assurdi, barzellette sconce, silenzi imbarazzanti, grandi questioni etiche e una vecchia spiritata, tutta inguainata di pelle, che postula davanti ai cancelli della casa. La donna consegna un pacco regalo per le due anziane zie, dissolvendosi poi in una nuvola di fumo. Il dono viene consegnato alle festeggiate. E' da parte del caro Christopher, pecora nera della famiglia, che celebra messe nere e sgozza le vergini. Si tratta di uno scrigno di legno con un qualcosa dentro. Bel regalo di merda. La cena va avanti con travoni che cantano e con lo scrigno che sparge fumi che arrivano dritti dritti nei calici delle due vecchie. Ecco fatto. Le due simpatiche zie vengono possedute da un demone a piacimento e subito la mai abbastanza compianta cugina Erika trova la morte per mano delle due donne. Urla, strepiti e pandemonio, tutti cercano di fuggire e di nascondersi dove possono. Seguono una serie di altre morti abbastanza noiose e sottotono. Cosa accadrà al resto della famiglia? Qualcuno riuscirà a sopravvivere all'ira funesta dei demoni?
ogni hanno si premurano di festeggiare le due vecchie pazze non per amore, bensì per accaparrarsi una parte della cospicua eredità delle due donne. E dunque arriva il panzuto-baffuto imprenditore che ha appena comprato una biondissima moglie, che se le sue aziende falliscono, perché la novella sposa riapra le gambe, necessita dei soldi delle due anziane signore. Si appresta alla partenza anche un'allegra famiglia, il padre è un'ameba, la madre è triste e repressa nel suo ruolo di mamma e i loro bambini sono degli arrampicatori sociali in atto. E ancora il commerciante di morte che sogna la III Guerra Mondiale e la fine dell'umanità tutta, la frigida malevola piena di sensi di colpa e il gaudente della famiglia, quello che c'ha la decappottabile e ammalia le donne e sperpera le eredità. Per non farci mancare proprio niente, c'è anche la lesbica in carriera finalmente liberatasi da qualsiasi istinto pseudo materno e il prete, che odia gli esseri umani tutti, ma si impone di fingere di amarli. Bene. Arrivati, ognuno prende alloggio nelle proprie stanze e non c'è nemmeno il tempo di stringersi la mano, che dalle vestaglie di seta spuntano tette e mutandoni a vita alta. Tra una cosa e un'altra, si è fatta già ora di cena. Cena che trascorre tra dialoghi assurdi, barzellette sconce, silenzi imbarazzanti, grandi questioni etiche e una vecchia spiritata, tutta inguainata di pelle, che postula davanti ai cancelli della casa. La donna consegna un pacco regalo per le due anziane zie, dissolvendosi poi in una nuvola di fumo. Il dono viene consegnato alle festeggiate. E' da parte del caro Christopher, pecora nera della famiglia, che celebra messe nere e sgozza le vergini. Si tratta di uno scrigno di legno con un qualcosa dentro. Bel regalo di merda. La cena va avanti con travoni che cantano e con lo scrigno che sparge fumi che arrivano dritti dritti nei calici delle due vecchie. Ecco fatto. Le due simpatiche zie vengono possedute da un demone a piacimento e subito la mai abbastanza compianta cugina Erika trova la morte per mano delle due donne. Urla, strepiti e pandemonio, tutti cercano di fuggire e di nascondersi dove possono. Seguono una serie di altre morti abbastanza noiose e sottotono. Cosa accadrà al resto della famiglia? Qualcuno riuscirà a sopravvivere all'ira funesta dei demoni?
Il film non mi è piaciuto molto, il ritmo è troppo lento, l'incipit è infinito, la presentazione dei personaggi è noiosa e superflua, dato che sono tutti soggetti estremamente caricaturali, quindi non c'è bisogno di rimarcare così pesantemente gli aspetti di ognuno di loro. I dialoghi sono tutti votati ad evidenziare la tipizzazione dei commensali e dunque anche questi banalotti e tediosi. Come ho scritto prima, questo film della Troma non sembra un film della Troma, è decisamente poco splatter, non ha la consapevolezza del trash che le altre pellicole della casa hanno e sembra quasi che la recitazione abbia delle pretese. Gli spunti divertenti sono davvero pochi, è apprezzabile solo la scena in cui una bionda a caso muore appiattita contro il cancello della tenuta. Gli effetti speciali sono dignitosi, probabilmente perché ce ne sono molto pochi.
Ma una perla questo film ce la regala comunque:
L'Islam ha bisogno di te! Impugna delle armi! Ma non delle armi qualsiasi... la nostra J-32 è stata costruita con l'aiuto di Allah. Precisa e facile da usare, con una scarica elimina fino a venti infedeli!
E questo è il film completo. Enjoy (disse Cersei a Sansa).
...però la locandina farebbe ribrezzo anche a Reptilicus
RispondiEliminaSenza inganni, così uno sa già cosa aspettarsi.
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