Film abominio del 2013 diretto da Tommy Wirkola e interpretato da Jeremy Occhio di Trota Renner e da Gemma Arterton, che non è capace, ma quanto meno è gnocca.
E si comincia esattamente come nella favola dei fratelli Grimm e cioè con il babbo tremante e titubante che abbandona i due bambini nel bosco. Hansel e Gretel arrivano dunque alla casa di marzapane della strega, che sembra progettata da un grafico Apple sotto acido. Ovviamente i bambini vengono catturati dalla megera, che la strega dei fratelli Grimm al confronto è Fragolina dolce cuore, questa c'ha l'animo delicato di Pacciani e l'aspetto rassicurante di un nazgul. E' ora di fare un dolcetto di pasta di mandorle con le frattaglie di Hansel, ma la spietata Gretel prontamente accoltella la fattucchiera e dopo averla infornata, tenendosi per mano, sorridenti, i due fratelli guardano la vecchia bruciare. Sono passati anni ormai, gli spauriti mocciosi sono cresciuti e adesso vanno a caccia di streghe, per la Germania tutta, inguainati di pelle, con lo sguardo
truce e armati fino ai denti. Siamo ad Augusta, una dolce rosea fanciulla di nome Mina sta per essere abbrustolita sotto lo sguardo festante dei paesani, quand'ecco che arriva Gretel, dà una testata allo sceriffo dando così ad Hansel il tempo di annusare la donna e dire, con una certa sicumera, che non si tratta di una strega, che mica fa odore di marcio. Scopriamo poi che i due mercenari sono stati assoldati dal sindaco perché il gioioso villaggio è infestato da blatte e streghe e i bambini continuano a sparire nel nulla. I due acuti investigatori scoprono che tra tre notti ci sarà la luna di sangue durante la quale le streghe, brutte oltre ogni dire e scattanti come faine, prepareranno un incantesimo capace di renderle immuni al fuoco dei roghi e dunque invincibili. Ecco a cosa servono il sangue di capra, le ali di pipistrello e un capannello di frugoletti spaventati a morte. Lo sceriffo però non si fida dei due fratelli, quindi manda un gruppo di villici balordi nella terra delle streghe per cercare i fanciulli scomparsi. Neanche a dirlo i paesani vengono tutti uccisi appena messo piede nel bosco, tutti tranne uno, che torna in città e annuncia all'affollata taverna di avere un messaggio da parte delle megere. Kaboom. La sua materia celebrale va ad abbellire le pareti della bettola. Si accenna poi persino una stentata analisi psicologica di Hansel e ci viene rivelato, calde lacrime scorrono sul mio viso, che il pover'uomo c'ha il diabete, perché costretto dalla strega ad ingozzarsi di dolci in gioventù. Ritornando alla trama del film, Hansel e Gretel indagano alacremente, catturano una fattucchiera, la portano in commissariato e iniziano ad interrogarla giocando al poliziotto buono e al poliziotto cattivo. Ovviamente la strega non rivela nulla riguardo ai piani delle sue colleghe, ma i due sono astuti come volpi e scoprono che durante la luna di sangue ci sarà un sabba, perché tutto si compia alle arpie manca di catturare un bambina nata in Aprile e l'ingrediente segreto, che quello ce l'ha Gretel nascosto da qualche parte. Riusciranno i nostri eroi, utilizzando sopraffine tecniche di kung fu e artiglieria pesante, ad impedire che il maleficio si compia? In loro aiuto arrivano anche un troll dall'animo cavalleresco ed un adolescente stolker.
Io mi perplimo al pensiero di come Tommy Wirkola, dopo aver diretto Dead Snow, abbia potuto partorire un film a metà strada tra il ridicolo e l'osceno, assolutamente sopra le righe in cui la sobrietà non è minimamente contemplata. La trama è mediocre e sciatta e ai personaggi non viene riconosciuto uno straccio di spessore psicologico anzi sono stereotipati fino al disgusto, di conseguenza i dialoghi sono terribilmente noiosi e prevedibili. Non ci viene concesso nessun colpo di scena, tutto è piattume. Bisogna però riconoscere alla pellicola ben due aspetti positivi: gli effetti speciali hanno un'ottima realizzazione tecnica e si nota un certo buon gusto per lo splatter e il film dura per fortuna solo 90 minuti. Questo è in pratica un elementare mezzo di intrattenimento per bimbimikia che propone una sfilza di scene d'azione in cui i protagonisti corrono per i boschi e se le danno di santa ragione e nient'altro di più. Inoltre Wirkola non ci lascia nemmeno la soddisfazione della morale della favola, rendendo il suo lavoro semplicemente inutile.
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