venerdì 6 settembre 2013

Seedpeople - Alla Radice del Male


Film horror/scifi del 1992 diretto dal fine esteta Peter Manoogian, che dall'inizio alla fine della pellicola non fa che regalare fastidio e tedio senza fine.

Urla lancinanti giungono dal Memorial Ospital, nel quale è ricoverato il disgraziato Tom Baines. L'uomo è talmente sciagurato che, mentre il medico sta per iniettargli una dose di morfina che stenderebbe un mulo regalandogli così la pace dei sensi, arriva un agente dell'FBI, vuole conoscere ogni particolare della triste storia del nostro eroe. Cominciamo. Tom è un geologo che lavora in un ufficio di rilevamento geodetico, viene invitato da un suo vecchio amico ad intervenire ad una conferenza sui meteoriti a Comet Valley. La ridente cittadina è collegata al mondo mondo esterno da un solo micragnoso ponte che, guarda caso, viene chiuso per lavori appena la macchina di Tom fa il suo ingresso nel paesello. Pare che a Comet Valley caschino meteoriti come fosse manna, e pare caschino tutti nel frutteto di un pover'uomo, giustamente
infastidito dal fatto che di notte nei suoi campi ci sia un via vai di gente, che nemmeno nei centri estetici cinesi, tutti alla ricerca di un qualche sasso spaziale da portarsi a casa. Tanto va il redneck al campo che una notte il tapino Frank scorge una strana pianta, con fiori talmente bislacchi da non riuscire a trattenere il desiderio di toccarne uno. Appena sfiorato, il fiore inizia a sputare una sostanza biancastra, che io adesso non vorrei sembrare scurrile ma sembra una colata di sperma. Ne butta giù talmente tanta da atterrare l'uomo e ricoprirlo completamente. Da questo cumulo di schifezza dalla discutibile natura, esce uno scarrafone viscido e bavoso che inizia a correre per la campagna. Il giorno seguente il fiore miete un'altra vittima, solo che stavolta ha il buon gusto di sotterrare la malcapitata preda sotto una montagna di cheerios. Dal nulla, prepotente, compare la figura di Doc Roller, vecchio ubriacone che va da Tom e inizia a vaneggiare di teste, sassi e semi. I due, mettendo insieme le loro menti elette, scoprono che una misteriosa razza aliena ha disseminato dei semi nei venti dell'universo e alcuni di questi sono arrivati sulla Terra e si sono schiusi, inglobando le povere vittime e piegandole al loro volere. Occorre fermare gli infetti prima che il seme si sparga, ma la guardia nazionale è tagliata fuori a causa dell'asfalto fresco! L'umanità può contare solo su di un vecchio bavoso e su di un geologo dissoluto.

La trama non è di per sé originalissima, infatti ricalca pesantemente, e malamente, il decisamente meglio riuscito L'invasione degli ultracorpi, gli sceneggiatori poi non hanno ritenuto necessario affannarsi ad inserirci nulla che fosse minimamente creativo e originale. I dialoghi sono atroci, le scene sono state montate a caso senza seguire nessun nesso logico, inoltre la segretaria di produzione doveva avere dei problemi con l'alcol nonché con la cognizione del tempo. A causa dello scarso budget anche questa volta a pagarne le conseguenze sono i presunti effetti speciali, i vermoni sono di fattura terribilmente rozza e che risultano ancora più ridicoli quando sono in movimento. Compaiono soltanto tre terrificanti mostri che, più che rappresentare piante o insetti, sembrano le mutande di pelo di He-Man. Per finire in bellezza Manoogian ci regala anche un finale scontato e privo di qualsiasi emozione. La noia fagocita persino il disgusto e il disappunto. Ultima nota, il doppiaggio è stato fatto senza rumori di fondo, il che la dice lunga sulla magnificenza di questo film. 


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