Henry Silva, mezzo portoricano mezzo siciliano mezzo qualcos'altro, nasce a New York nel 1928. Il piccolo Henry, stordito da una serie infinita di lingue diverse, riesce ad imparare l'inglese solo intorno ai dieci anni d'età. Per sopravvivere fa i più svariati lavori, fino a quando conosce gli esponenti della famiglia Sinatra. Si iscrive quindi all'Actor's Studio e in seguito ottiene qualche piccola parte nei film generosamente prodotti dai suoi nuovi amici. E' soltanto all'inizio degli anni '50 che Henry comincia a muoversi autonomamente nel mondo del cinema.
Fino alla metà degli anni '60 è protagonista di contorno in diversi tra i più bei film hollywooddiani di quel periodo, tra questi Un cappello pieno di pioggia di Fred Zinneman, Il Cenerentolo di Tashlin con Jerry Lewis e La veglia delle aquile con Rock Hudson.
Durante gli anni '70 trova il successo in Italia recitando in diversi film del filone western e poliziesco. Dino de Laurentis lo vuole per Un fiume di dollari, western interamente girato in un parco di Roma. Nel 1974 inizia la collaborazione con Umberto Lenzi recitando in Milano odia: la polizia non può sparare, considerato uno dei più violenti noir italiani. Per la prima volta Silva si trova ad interpretare i panni del buono. Nel 1976, ancora diretto da Lenzi, interpreta Il trucido e lo sbirro, pellicola che dà vita al personaggio di Er Monnezza ed ancora nel 1975 in L'uomo della strada fa giustizia.
Negli anni '80 è invece impegnato in pellicole fantascientifiche o di ambientazione post apocalittica. Nel 1982 recita in Megaforce di Needham, nel quale interpreta un allegro guerrigliero cubano al comando di russi che guidano carri armati. L'anno successivo partecipa all'impareggiabile Fuga dal Bronx post apocalittico splatter di Castellari. E poi ancora in Cyborg - Il guerriero d'acciao di Giannetto De Rossi.
Nel 1996 recita in uno dei film più brutti della storia del cinema tutto e cioè ne Il tempo dei cani pazzi, tra l'altro costato ben 8 milioni di dollari. Nel 1999 partecipa al Festival di Cannes con Ghost Dog - Il codice dei Samurai. La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 2001, ottiene un cameo in Ocean's Eleven.
Henry Silva nella sua lunga carriera ha girato ben 85 film ma quasi mai, eccezion fatta per Di Leo, i registi hanno saputo sfruttare e magnificare una faccia da cinema come la sua. Io lo vedo come il Robert Mitchum italo-portoricano, quindi forse avrebbe meritato di recitare battute migliori che non l'uscita in piedi è vietata ai figli di mignotta.
Bella ricostruzione, però ti sei dimenticata di parlare del suo parucchino... molti credono che sia vivo!
RispondiEliminaE probabilmente anche più in forma dello stesso Silva! :)
EliminaE' vero, in un'intervista ha dichiarato che quando tornava a casa il parrucchino gli faceva le fusa!
RispondiEliminaL'orrore!
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